• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

DELLA PORTA, Giambattista

di Fausto Nicolini - Enciclopedia Italiana (1931)
  • Condividi

DELLA PORTA, Giambattista

Fausto Nicolini

Nato a Napoli nel 1535 da Leonardo Antonio e da una Spadafora, morto ivi il 4 febbraio 1615 e sepolto in San Lorenzo Maggiore, ebbe ingegno vivace, precoce, fin troppo versatile: poco critico, al certo, e disordinato (donde la credulità puerile e quell'alcunché di caotico che s'incontrano nelle sue opere), ma inventivo e assillato da inappagata curiosità scientifica (donde, oltre le sue diuturne ricerche sperimentali, i suoi numerosi viaggi in Italia, Francia e Spagna). A quindici anni, precorrendo Francesco Bacone, che nel Novum Organum s'ispirò a un suo precetto, studiava già la magia naturale, intesa da lui quale naturalis philosophiae consummatio, e nel 1958 pubblicò i Magiae naturalis sive de miraculis rerum naturalium libri IV, che, più volte ristampati e tradotti in italiano, francese e tedesco, valsero all'autore notorietà europea, ma anche l'accusa di stregoneria, che, quantunque riconosciuta infondata dall'Inquisizione, presso cui dové scolparsi, fu ripetuta violentissimamente nel 1581 da Jean Bodin. Sospetta del pari, e perciò soppressa, fu l'Accademia dei Segreti, fondata da lui a Napoli e a cui era ammesso soltanto chi avesse scoperto qualche segreto naturale; e sospetta altresì la sua bravura criptografica, che gl'ispirò nel 1563 i quattro libri De furtivis literarum notis, vulgo de ziferis. Ciò non ostante, fu in carteggio e dimestichezza col cardinale Luigi d'Este, presso cui si recò più volte a Modena, Ferrara, Roma, e per il quale lavorò nel 1580 a Venezia uno specchio parabolico e poi a Napoli intorno a molte ricerche chimiche (compresa quella della pietra filosofale). Nel 1586 pubblicò a Vico Equense i quattro libri De humana physiognomonia, composti fin dal 1583 e nei quali precorse in qualche guisa le teorie del Lavater; nel 1589 stampò a Napoli la seconda edizione, ampliata in venti libri e totalmente rifatta, della Magia naturalis, nella quale si trovano, fra l'altro, una confutazione della demonologia e della credenza nelle streghe, un compiuto trattato di magnetismo e le sue famose osservazioni sulla camera oscura, di cui è riconosciuto concordemente scopritore; nel 1590 ebbe a Napoli (nell'Accademia degli Oziosi?) una pubblica disputa col Campanella; nel 1592 pubblicò a Francoforte le Villae, enciclopedia de re rustica, con qualche etimologia di voci dialettali di piante e frutti; nel 1593, a Napoli, i De refractione, optices parte, notevole tentativo di congiungere le dottrine matematiche con le osservazioni naturalistiche; nel 1601 ebbe a Napoli una visita dell'allora giovane Nicolas de Peiresc, descritta poi dal Gassendi; nel 1602 mise fuori l'Ars reminiscendi, in cui è una coperta allusione al da poco bruciato Giordano Bruno (autore anche egli di un'Ars memoriae), e i Pneumaticorum libri III cum II libris curvilineorum elementorum; nel 1603 i Caelestis physiognomoniae libri VI, ove confuta l'astrologia giudiziaria, che da giovane aveva professata; nel 1606 fornì parecchie aggiunte alla traduzione italiana, allora apparsa, dei suoi tre libri De' spiritali, e, tra le altre, una sulla forza elastica del vapore, che viene a fare di lui il primissimo precursore della scoperta della macchina a vapore; nel 1608 i De munitione libri III, mediocre trattato di fortificazione; nel 1609 il De distillatione, tradotto anche in tedesco e contenente parecchie scoperte chimiche; nel medesimo anno, in una lettera, cominciò a rivendicare a sé la tanto discussa priorità della scoperta del telescopio, che il Keplero, il Fabro e altri contemporanei gli attribuiscono; nel 1610, ripubblicando a Roma gli Elementa curvilinea, vi aggiunse uno studio sulla quadratura del circolo; nello stesso anno ebbe parte preponderante nella ricostituzione dell'Accademia dei Lincei, della quale fondò a Napoli un "liceo", di cui egli medesimo fu "vice-principe". Scrisse inoltre un trattato sulla chiromanzia, pubblicato postumo, in una traduzione italiana e col titolo Della chirofisonomia, da Pompeo Sarnelli (Napoli 1677); un altro ancora di Taumatologia, che giace inedito nel codice H. 169 della biblioteca pubblica di Montpellier; e, opere oggi disperse, parecchie orazioni latine e volgari, i Theologumena sive de numeris, una Scientiarum omnium synopsis e anche un trattato De arte componendi comoedias. A quest'arte consacrò, dalla gioventù alla vecchiezza, tutti i momenti d'ozio, ed essa gl'ispirò tre tragedie (di cui è giunta a noi soltanto Giorgio, posta a stampa nel 1611), la tragicommedia Penelope (Napoli 1611) e ventinove commedie, di cui superstiti soltanto quattordici, pubblicate via via dall'autore (La sorella, 1589; La fantesca, 1592; La Trappolaria, 1596; La furiosa, 1600; Cintia, 1601; I fratelli rivali, 1601; Olimpia, 1604; I fratelli simüi, 1604; La Carbonaria, 1606; La Turca, 1606; L'astrologo, 1606: Il moro, 1607; La Chiappinaria, 1609; La Tabernaria, 1612), raccolte poi in quattro volumetti (Napoli 1714) e delle quali, a cura dello Spampanato, si sono pubblicati negli Scrittori d'Italia del Laterza due volumi (1910-1911) d'una edizione critica. Generalmente, sono imitazioni della commedia latina: tuttavia i nodi, le situazioni, i caratteri sono ricreati e fecondati dalla fantasia dell'autore, che seppe produrre opere franche, spigliate, vivaci, in cui l'intrigo si avvolge e si svolge con facilità, l'azione fila diritta e il dialogo è chiaro.

Bibl.: Tra le vecchie biografie, fondamentale: P. Sarnelli (Napoli 1677); tra i lavori più recenti: F. Fiorentino, Sulla vita e el opere di G. B. Della Porta, in Studi e ritratti della Rinascenza, Bari 1911, pp. 235-340. Delle sue scoperte non c'è trattazione storica delle scienze matematiche, fisiche e naturali che non discorra; v. R. Caverni, St. del metodo sperim. in Italia, Firenze 1891 segg., voll. 6. Cfr. inoltre G. Rossi, G. B. Della Porta e la fil. nat. del suo tempo, in Cron. Liceo Benevento, 1880-82; C. Fornari, Di G. B. D. P. e delle sue scoperte, Napoli 1900; V. Spampanato, Quattro filosofi napolitani nel carteggio di Galileo, Portici s. a., pp. 61-68; A. Favaro, Antichi e moderni detrattori di Galileo, in Rassegna nazionale, 16 febbraio 1907. Sulle commedie, B. Croce, Teatri di Napoli, 3ª ed., Bari 1927, cap. 4°; V. Rossi, Una commedia di G. B. D. P. ed un nuovo scenario, in Rendiconti del R. Ist. lombardo, XXIX (1896); F. Milano, Le commedie di G. B. D. P., in Studi di lett. ital. diretti da E. Pèrcopo e N. Zingarelli, II (1900), fasc. 2°, pp. 311-411.

Vedi anche
Cèsi, Federico, detto il Linceo Naturalista (Roma 1585 - Acquasparta 1630); fondatore (1603) dell'Accademia dei Lincei, alla quale dedicò tutte le sue energie, curando o promuovendo a sue spese varie pubblicazioni scientifiche collegiali e individuali, tra le quali Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari e Il Saggiatore ... fisiognomia (o fisiognomica) Disciplina parascientifica che, studiando la correlazione tra il carattere e l’aspetto fisico della persona, si proponeva di dedurre le caratteristiche psicologiche degli individui dal loro aspetto corporeo, in particolare dai lineamenti e dalle espressioni del viso. Apparsa in ambiente ... Marco Aurelio Severino Anatomico e chirurgo (Tarsia 1580 - Napoli 1656). Addottoratosi in medicina a Salerno nel 1606, si trasferì a Napoli per studiare con G. Jasolino, cui succedette nel 1610 alla cattedra di anatomia e chirurgia. Alla stessa epoca risale la collaborazione con l'ospedale degli Incurabili. Le sue lezioni ... alchimia Complesso di teorie e tecniche che assumevano la loro ispirazione dalle pratiche tendenti a ottenere la trasmutazione dei metalli vili in oro, la pietra filosofale, l’elisir di lunga vita. Il termine deriva dall’arabo kīmiyā’, uno dei nomi del reagente per la trasformazione dei metalli, detto in Occidente ...
Tag
  • ACCADEMIA DEI LINCEI
  • MACCHINA A VAPORE
  • FRANCESCO BACONE
  • POMPEO SARNELLI
  • GIORDANO BRUNO
Altri risultati per DELLA PORTA, Giambattista
  • Della Porta, Giovan Battista
    Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
    Giovan Battista Della Porta Saverio Ricci Della Porta non è mago, se per magia si intende commercio soprannaturale, per vantaggio del praticante, spesso con altrui danno. Egli piuttosto verifica le tradizioni magiche in quanto pratiche naturali ma ‘mirabili’, le libera da superstizione o demonismo, ...
  • Della Porta, Giambattista
    Dizionario di filosofia (2009)
    Filosofo e letterato (n. forse Napoli 1535 - m. ivi 1615). Il pensiero di D. P. si situa al confine fra temi tardo rinascimentali, quali la magia naturale, l’astrologia, la fisiognomica e la mnemotecnica, e suggestioni provenienti dal rinnovamento delle scienze matematiche e meccaniche; fu promotore ...
  • Della Pòrta, Giambattista
    Enciclopedia on line
    Scienziato, filosofo e letterato (n. probab. Napoli 1535 - m. ivi 1615), dotato di ingegno bizzarro, acquistò fama europea con i Magiae naturalis libri IV. Opere Nei Magiae naturalis libri IV (1558; ampliata, 1589) si esplica una visione del cosmo come complesso nodo di forze vitali che si espandono ...
  • DELLA PORTA, Giovanni Battista
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 37 (1989)
    Carrol Brentano Figlio di Alessio, del quale non si conosce la professione, e di una Battistina, nacque a Porlezza (Como) nel 1542. Nipote del noto scultore Tommaso Della Porta il Vecchio, cugino in secondo grado di Guglielmo Della Porta anch'egli famoso scultore, il D. ebbe due fratelli presumibilmente ...
Vocabolario
pòrta¹
porta1 pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
barca-pòrta
barca-porta barca-pòrta s. f. (pl. barche-pòrte). – 1. Robusto galleggiante (detto anche battello-porta o semplicem. porta), in legno, acciaio o cemento armato, utilizzato per chiudere ermeticamente la bocca dei bacini di carenaggio in...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali