MANSO, Giambattista
Letterato, nato a Napoli, verso il 160, ivi morto nel 1645. L'accademismo, carattere del tempo suo, egli interpretò con animo di mecenate: così fondò l'accademia degli Oziosi e, morendo, assegnò il suo patrimonio alla costituzione d'un Collegio dei nobili. T. Tasso, che negli ultimi anni travagliati vagheggiò forse in casa del M. una terza Gerusalemme, lasciò ricordo dell'ospitalità nel Manso, Diologo dell'Amicizia.
Più che per il loro pregio, molti scritti suoi sono ancora ricercati perché s'intrecciano ai ricordi del grande poeta del quale egli pubblicò nel 1619 una Vita non molto veritiera. Ne uscì, infatti, accreditata la leggenda dello sventurato amore del poeta per Eleonora d'Este. È sempre il Tasso il protagonista dell'altra operetta I paradossi overo dell'Amore dialogi (Milano 1608); al Tasso ci richiamano i XII dialoghi stampati con il titolo: Erocallia overo dell'Amore e della Bellezza (Venezia 1618). Secondando l'impulso della riforma cattolica pubblicò a Napoli nel 1619 una Vita di Santa Patrizia vergine. Nelle Poesie nomiche, divise in rime amorose, sacre, morali (Venezia 1635), però, risulterebbero messe a profitto fatiche altrui: segnatamente di Fabrizio Marotta. Questa scoperta avvalora i sospetti intorno all'attendibilità di ciò ch'egli disse del proprio mecenatismo e delle proprie amicizie. Lasciò inedita, fra l'altro, una farraginosa Enciclopedia.
Bibl.: A. Solerti, Vita di T. Tasso, Torino 1895, p. 842 segg.; A. Borzelli, G. B. M., Napoli 1916; M. Manfredi, G. B. M., Napoli 1915; U. Bosco, La fortuna del Tasso, ecc., in Giorn. stor. d. letter. ital., XCI (1928), p. 27 segg.