Letterato (Milano 1780 - Borgo Ticino 1850); ebbe parte notevole nelle polemiche classico-romantiche e, per dimostrare che le posizioni avversarie erano in fondo assai ben conciliabili, pubblicò (1818) Alminda e Sniveno, novella romantica, che finse di tradurre dall'inglese: in realtà non era che il rifacimento di una favola ovidiana. Tradusse dall'inglese opere di W. Collins, E. Spenser, R. Southey.