Vecchietti, Giambattista
Mercante e viaggiatore (sec. XVI), nativo di Cosenza ma di padre toscano; effettuò vari viaggi col fratello Girolamo fino in India (1584-1608), svolgendo anche incarichi politici nell'interesse della Chiesa cattolica; morì a Napoli nel 1619. Fece parte dell'Accademia degli Alterati, costituitasi in Firenze il 17 febbraio del 1569 - dopo quella degli Umidi (poi Fiorentina) - che teneva ogni giovedì le sue tornate in Palazzo Pitti, al fine di risolvere quesiti di carattere letterario, specialmente riguardanti l'interpretazione di luoghi del Petrarca e di D. (ma in grande onore fu anche tenuto T. Tasso).
Il V., che operava presso gli Alterati con lo pseudonimo di Vano, sembra vantasse origini illustri (" aggiunse splendore al lume dell'antico e nobile suo casato con la gloria delle lettere e delle dottrine ", afferma di lui il Negri). Certamente molto attiva fu la presenza del V. nel gruppo dei difensori di D. e ben legata alla polemica in favore della lingua fiorentina, come anche si deduce dall'orazione funebre in morte di Filippo Sassetti (v.), da lui pronunziata in seno all'Accademia Fiorentina (della quale è ben noto l'indirizzo linguistico).
Con il Sassetti si era, del resto, schierato contro l'antidantismo di Ridolfo Castravilla (v.); il Manni informa inoltre di suoi scritti ostili agli umori antidanteschi " del maresciallo Piero Strozzi ". Tale vivacità e varietà d'interessi letterari - il V. fu anche autore di componimenti in versi - attirò, quasi due secoli dopo, l'insaziabile curiosità di un altro fiorentino autentico, Antonio Magliabechi, che del V. fa onorevole menzione nelle sue Annotazioni.
Bibl. - G. Negri, Istoria degli scrittori fiorentini, Ferrara 1722; D. M. Manni, Memorie della famosa Accademia fiorentina degli Alterati, Firenze 1748; M. Barbi, Della fortuna di D. nel sec. XVI, Pisa 1890; E. B. Weinberg, Argomenti di discussione letteraria nell'Accademia degli Alterati, in " Giorn. stor. " CXXXI (1954) 175-194.