BRIGNOLE, Gian Carlo
Nato a Genova il 22 luglio 1721 da Francesco Maria e Lavinia Spinola, in una delle più ricche e potenti famiglie della città (il fratello Giacomo Maria sarà eletto due volte doge), entrò il 28 marzo 1743 nella Compagnia di Gesù. Dedito soprattutto all'insegnamento nelle scuole gesuitiche, il B. si mise in luce soltanto dopo la soppressione della Compagnia (1773), partecipando alla polemica antigiansenista che infuriò a Genova nell'ultimo quarto del secolo XVIII, soprattutto contro G. B. Molinelli. Nel 1780 il B. denunciò all'arcivescovo e al doge una traduzione del Molinelli dal giansenista francese Gourlin, le Istruzioni per le domeniche e feste dell'anno pubblicate da mons. di Soissons (Genova 1780), rilevandone il profondo significato eversivo in materia di religione. La cautela delle autorità nel rinviare ogni giudizio provocò negli anni successivi uno scambio di opuscoli vivacemente polemici tra le due parti.
La battaglia del B. riprese con rinnovato ardore, allorché dopo il sinodo ricciano di Pistoia (1786) sembrò più reale la possibilità di una condanna pontificia dei giansenisti. Nel 1789 vide la luce, anonimo, l'Esame critico sopra alcuni punti di dottrina di Bajo,Giansenio e Quesnello, Avignone (ma Genova), diretto a denunciare ancora una volta l'eterodossia del Molinelli.
Alle risposte di questo che, anche come teologo della Repubblica, aveva pubblicamente protestato, il B. contrappose la Lettera di risposta ad un regolare,o giudiziocontro la Lettera prima di un molinista (San Remo, 6 ott. 1789)e il primo tomo di una Raccolta di opuscoli interessanti, Avignone (ma Genova 1789). Nello stesso anno pubblicò il Disinganno intorno a vari punti di critica di teologia diretto al p. G. B. Molinelli in occasione di confutarne "Il fanatismo nel suo carattere", Foligno (il B. attribuiva al Molinelli tale opera di V. Palmieri), e l'anno dopo (1790)la traduzione Lettera e riflessioni di madama la marchesa di Rochefort a madama la contessa di Molle... sulla condotta de' direttori della setta giansenistica, Lovanio. Ancora diretta contro il Molinelli fu la Confutazione di un libello intitolato "Avviso al pubblico in difesa dell'innocenza a discuoprimento della calunnia mascherata di zelo per la religione"(Assisi 1792). Un nuovo opuscolo, Ladottrina della Chiesa condannatrice degli errori di Bajo,Giansenio e Quesnel e la divozione del Sagro Cuore di Gesù Cristo difesa dai cavilli degli avversari (in Italia 1793), metteva però in evidenza l'isolamento delle posizioni del Brignole.
L'attacco questa volta era diretto anzitutto contro il filocuriale Giornale ecclesiastico di Roma colpevole di aver favorevolmente recensito un'opera di G. Bettoni (Trattato della pace dell'anima..., Roma 1789) e alcune tesi del Molinelli (De Iesu Christo et de christiana religione, Genova 1792): il B., infatti, intransigentemente attaccato alle posizioni gesuitiche, non comprendeva l'importanza di recuperare la parte più moderata dello schieramento giansenista, a cui appunto appartenevano il Bettoni e il Molinelli.
Ultima opera del B. fu l'Antierasto o sia Erasto preteso amico della gioventù dimostrato vero nemico di essa e traditore, Assisi 1796, che confutava l'Eraste di J. J. Filassier. Ridotto al silenzio dagli avvenimenti rivoluzionari, il B. morì a Genova il 7 marzo 1808.
Fonti e Bibl.: Carteggi di giansenisti liguri, a cura di E. Codignola, I-III, Firenze 1941-42, ad Indicem;P. Savio, Devozione di mgr. Adeodato Turchi alla Santa Sede..., Roma 1938, pp. 739, 778; G. Cernitori, Biblioteca Polemica degli scrittori, Roma 1793, pp. 28 s.; L'Amico d'Italia, VIII (1825), pp. 319-328; C. Somnervogel, Bibliothèque de la Compagnie de Jésus, II, Bruxelles-Paris 1891, coll. 165 s.; A. C. Jemolo, Ilgiansenismo in Italia prima della Rivoluzione, Bari 1928, p. 202, n. 2; A. Colletti, Ilgiansenismo e la divozione al Sacro Cuore di Gesù, Modena 1938, passim.