CARAGLIO, Gian Giacomo
Incisore in rame, intagliatore di pietre dure e cristalli, medaglista. Nacque circa nel 1500 forse a Verona; morì a Cracovia nel 1565. Nella sua tecnica accurata, disinvolta e nitida d'incisione, imitò assai bene Marcantonio; si servì di disegni di Perin Del Vaga per la serie delle 15 stampe e riprodusse composizioni del Rosso Fiorentino, di Raffaello, del Parmigianino e di Tiziano. Intagliò in cristallo il ritratto di Bona Sforza, nell'Ambrosiana di Milano, e l'Adorazione dei Magi nella Biblioteca Nazionale di Parigi. L'unica sua medaglia sicura è quella del Pesenti, indicata e ammirata da Pietro Aretino.
Bibl.: G. F. Hill, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911 (con la bibl. precedente); V. G. Salvaro, G. I. Caralio. Cenni bibliografici, in Madonna Verona, Xi (1917), pp. 83-95; E. Kris, Alcune opere inedite dell'Ambrosiana, in Dedalo, IX (1928-29), pp. 387-90; M. Pittaluga, L'incisione italiana nel Cinquecento, Milano 1930, pp. 171-174, 200.