BERNARDI, Gian Giuseppe
Nacque a Venezia il 15 sett. 1865 da Carlo e Carlotta Sterle. Nella città natale - ove si può dire abbia trascorso interamente la vita - si laureò a Ca' Foscari in giurisprudenza. Si dedicò poi agli studi musicali, dapprima privatamente con C. Radi, poi al liceo Benedetto Marcello, ove seguì il corso di composizione con gli insegnanti R. Grazzini, A. De Lorenzi-Fabris e N. Coccon. Nutrì vivi sentimenti irredentistici, a ragione dei quali il governo austroungarico gli rifiutò il permesso di entrare nell'impero.
Il B. venne incaricato nel 1895 dell'insegnamento di armonia complementare nell'istituto Benedetto Marcello; alla fine del 1902 vi divenne insegnante titolare di armonia e contrappunto e ai primi del 1903 gli fu conferito l'incarico d'insegnamento di fuga, composizione e storia della musica. Egli si dedicava anche alla divulgazione del gusto e del culto per la musica, specialmente italiana, organizzando concerti in varie città del Veneto. Nel 1920 fondò a Venezia l'Accademia veneziana di musica antica, divenuta cinque anni più tardi Accademia nazionale di musica antica.
Il B. teme numerose conferenze e pubblicò alcuni scritti a carattere divulgativo, fra i quali si ricordano La musica a Venezia nell'età di Goldoni, in Ateneo veneto, XXXI,2 (1908), pp. 291-303; Il teatro musicale veneziano del'700, in Atti e mem. della R. Acc. Virgiliana di Mantova,n.s., VII(1914), pp.17-61; Il mondo alla roversa o sia Le donne che comandano, opera buffa di B. Galuppi, in Musica d'oggi, XVI(1934), n. 6, pp. 206-210; Contributo allo studio dell'elemento comico nell'opera seria veneziana del secolo XVII, in Musica d'oggi,XVII(1935), n. 2, pp. 53-61; La Malibran a Venezia, ibid. ,XVIII (1936), nn. 8-9, pp. 269-275; Ricordi Marcelliani a Venezia, ibid.,XXI(1939), n. 7, pp. 236-242; L'Accademia nazionale di musica antica, Venezia 1925, e La musica nell'Accademia Virgiliana di Mantova, Mantova 1923. Il B. curò inoltre ristampe postume rielaborate della Storia della musica di A. Untersteiner (per i manuali Hoepli: edizioni dalla quinta alla settima, 1924-1939). Ma più impegnativa e consistente fu la sua attività didattica, concretatasi, oltre che nell'insegnamento vivo, nella compilazione di due testi, entrambi pubblicati tra i manuali Hoepli, Armonia (Milano 1897, 1 ediz.; 1926, 5 ediz.) e Contrappunto (Milano 1904, 1 ediz.; 1925, 2 ediz., tradotta anche in inglese), lavori che presentano notevoli pregi di esposizione e una certa originalità di trattazione, in quanto l'autore, pur non abbandonando gli schemi tradizionali, cerca di ravvivarli e di ravvicinarli alla prassi artistica del tempo, integrandoli, inoltre, sia pure limitatamente, con illustrazioni storiche tolte sia dall'arte sia dalla teoria.
Così, nell'Armonia, è notevole la trattazione dei bicordi in una sezione speciale e, più in generale, la considerazione degli elementi armonici - bicordi e accordi - sempre in rapporto alla loro funzione nella tonalità, in successioni a volte monotonali e a volte politonali. Nel Contrappunto,il B., pur mantenendo la base tradizionale, anzi classica, del canto fermo, raccomanda agli studiosi di esercitarsi specialmente nel contrappunto sul canto dato; e mentre nella prima edizione si limita alle forme più semplici del contrappunto, proponendosi di trattare le altre in un lavoro sulle forme della composizione tematíca, nella seconda edizione, invece, avendo evidentemente messo da parte quel progetto, aggiunge anche le forme più complesse, quelle cioè del contrappunto doppio e imitato.
Il B. svolse l'opera d'insegnante fino al 1924; poi si ritirò, preferendo dedicarsi al libero lavoro divulgativo nella sua città. Direttore dell'Accademia nazionale di musica antica, fu anche membro delle Accademie musicali di Firenze e di Udine, e socio residente dell'Ateneo veneto. Morì a Venezia il 15 nov. 1946.
Il B. ha lasciato numerose composizioni, di genere vocale sacro e profano (salmi, motetti, una cantata: Caecilia per coro femminile, archi, organo e arpa; madrigali, canti da camera, ecc.; degna di ricordo è anche la raccolta di Canzoni popolari dell'Istria per canto e pianoforte, scelte, ordinate ed armonizzate da G. G. B., Milano 1919), di genere strumentale (pezzi per pianoforte, per violino, pastorali per organo, ecc.) ed anche scenico (sei operette per collegi, fra le quali Il vecchio e la morte, su libretto dei patriarca di Venezia, cardinale P. La Fontaine, rappresentata nel 1923 all'orfanotrofio dei gesuati di Venezia); ma questa parte della sua attività rimase più nell'ombra. Da alcune composizioni vocali conservate alla biblioteca dell'istituto ove il B. insegnò, ora conservatorio, si direbbe che egli non avesse tanto mirato a tradurre in pratica i dettami di un insegnamento severo, quanto a esprimersi sulla linea di un romanticismo crepuscolare. A prova di ciò, si ricorda anche un suo libro di versi, L'anema veneziana del setecento,stampatoa Venezia nel 1917. Pubblicò anche un volumetto di viaggi intitolato Veleggiando, stampato, sempre a Venezia, nel 1929.
Bibl.: M. G. E., Il maestro G. G. B. musicista marinaro, in Il Gazzettino illustrato, Venezia, 12 febbr. 1939, p. 12; Chi è?, Roma 1948, p. 92; G. Schmidl, Dizion. dei musicisti, I, p. 164 e Suppl., p. 86.