MANCINI, Gian Giuseppe
Architetto, nato a Pietrasanta il 26 aprile 1881. Nel 1904 ottenne il pensionato artistico nazionale e premî in esposizioni a Parigi (1904), Milano (1906), Roma (1911), e, fra altri, nel concorso per il monumento al fante sul S. Michele.
Sua maggiore opera il castello a Zoagli del poeta Sem Benelli, ove attraverso l'esperienza delle sue prime composizioni, esuberanti di fantasia ed eclettiche, l'arte del M. appare matura. Operò contemporaneamente in altri rami delle arti figurative, e si ricordano le fantasiose sue scene per L'amore dei tre Re e per l'Excelsior alla Scala (1915). Nella scultura è opera sua la tomba monumentale per il maestro Campanini nel cimitero di Parma.
Bibl.: A. Gantier, Le salon, ecc. in Architecture, a. XVII (1904), n. 22; M. Lago, G. M., in La Tribuna, 9 dicembre 1909; id., L'architettura di G. M., Milano 1909.