LOSANA, Gian Pietro
Vescovo e filantropo, nato a Vigone (Piemonte) nel 1793, morto a Torino nel febbraio 1873. Si laureò in teologia all'università di Torino, e fu aggregato fra i dottori di collegio della stessa facoltà. Nel 1819 ebbe la direzione del Collegio delle provincie, che venne chiuso dopo i moti del 1821. Leone XII inviò il L. nel 1827 vicario apostolico in Aleppo e delegato al Monte Libano: la sua missione fu estesa anche a Cipro, all'Egitto, all'Arabia e in Siria. Per tale missione Carlo Alberto mise a disposizione del L. tre navi della flotta sarda, incaricandolo di visitare i consolati sardi e provvedere ai bisogni spirituali dei sudditi del regno; il Solaro (Memorandum, 2ª ediz, p. 338) riconosce al L. il merito d'avere in Oriente sollevato il prestigio del Piemonte di fronte alla Francia. S'incontrò in Oriente col Lamartine. Richiamato dal papa in Italia, specialmente per insistenza di Carlo Alberto che vedeva nel L. un fedele alla causa italiana, fu fatto vescovo di Biella nel 1833, prese a cuore, con gl'interessi religiosi, anche quelli sociali e politici del suo popolo: fondò scuole industriali e agricole, una cassa di risparmio, borse di studio. Grande amico di mons. d'Angennes, favorì la politica liberale del governo, e fu fatto consigliere di stato. Prese parte al Concilio vaticano tra gli avversarî della definizione dell'infallibilità pontificia. Ma avvenuta la definizione professò la sua adesione al dogma.
Bibl.: P. Visetti, Apostolato di Barberia e Levante di mons. L., Torino 1834; H. Fisquet, Biographies, portraits et autographes des Pères du Concile Vatican, Parigi 1871, II, p. 192; B. Negri, Mons. P. L. vescovo di Biella, in Rivista universale, Firenze, marzo 1873, pp. 336-344.