DE CARLO, Giancarlo
Architetto, urbanista, saggista, nato a Genova il 12 dicembre 1919; professore presso le università di Venezia, Genova, Yale e altre università americane; membro onorario di Accademie e Istituti, è uno dei protagonisti più autorevoli dell'architettura italiana del secondo dopoguerra, avendo tracciato un'originale via di ricerca fra le complesse interrelazioni dell'architettura con la storia, la città, il piano e la dimensione territoriale, e i processi attraverso cui si esplica la partecipazione sociale.
Sempre attivo nel dibattito internazionale, è membro dei CIAM (Congrès International de l'Architecture Moderne) dal 1952 e ne apre la revisione critica nel 1959, dando vita con van Eyck, gli Smithson e altri, al gruppo Team X. È direttore dell'ILAUD (International Laboratory of Architecture and Urban Design), a Urbino dal 1976 e poi a Siena dal 1983; dal 1978 dirige la rivista Spazio e Società. Fra le sue opere più note ricordiamo le residenze e negozi a Matera (1956), il piano regolatore, il Mercatale, i collegi e le facoltà dell'università di Urbino dal 1962 al 1983, ritenuti da molti il più significativo intervento sistematico contemporaneo su una città storica, il quartiere Matteotti a Terni (1969-74), il piano regolatore di Rimini (1970-72), il piano dell'università di Pavia (dal 1972), le residenze a Mazzorbo (1979). Vedi tav. f. t.
Fra la sua vastissima produzione, ricordiamo William Morris (1947); Questioni di architettura (1964); Urbino, la storia di una città e il piano (1966); La piramide rovesciata (1968).
Bibl.: L. Rossi, Giancarlo De Carlo. Architetture, Milano 1988.