Prelato (Brescia 1533 - Roma 1587). Nipote di Uberto e della poetessa Veronica, fu a Roma cameriere segreto di Giulio III, presidente del comune di Roma e membro dell'Inquisizione. Fatto cardinale (1561), fu amministratore di Viterbo (1566), vescovo di Albano (1580) e Palestrina (1583), legato a Camerino e a Trento.