FELTRINELLI, Giangiacomo
Editore, nato a Milano il 19 giugno 1926; nel dopoguerra collaborò e dal 1953 diresse la Cooperativa del Libro Popolare (Colip), e ne rilevò le pubblicazioni quando (1954) l'originale iniziativa volse al termine, fondando una nuova casa editrice, in Milano, di chiara impostazione marxista, volta a individuare e a render pubblici molti classici contemporanei, da Asturias a García Márquez, dal Dottor Živago di Pasternak (stampato per la prima volta nel mondo, 1957, in questa traduzione italiana) al Gattopardo di G. Tomasi di Lampedusa. Tra le sue più notevoli iniziative la "Collana dei periodici" (si ricordano le ristampe del Caffè, di Critica sociale, delle riviste di P. Gobetti), la "Biblioteca di Storia contemporanea", diretta da M. L. Salvadori e N. Tranfaglia, la "Filosofia della scienza", diretta da L. Geymonat, e altre collane: di storia della scienza, di psichiatria e psicologia clinica, di matematica, di medicina. Altra singolare iniziativa è stata (dal 1970) la collana "Franchi tiratori", che raccoglie testi di contestazione rispetto alla pubblicistica politica della Sinistra classica e illustra poco noti aspetti della società d'oggi.
Aveva dato vita alla Fondazione G. F., dapprima istituto di studi e centro di raccolta e documentazione del movimento operaio italiano, pubblicando gli Annali (dal 1958), le Bibliografie, le Opere complete di A. Labriola. Inizialmente (1946) socialista, poi (1948) comunista, si distaccò dal PCI dopo i fatti di Ungheria (1956), aderendo con entusiasmo, e in sul loro nascere (1957), ai movimenti della sinistra extraparlamentare europea; militante in una di queste formazioni, morì in circostanze non ancora chiarite, apparentemente a seguito di un fallito attentato a un traliccio nei pressi di Segrate (Milano) il 14 marzo 1972.