Gianicolo
Colle di Roma, sovrastante il Vaticano sulla riva destra del Tevere, denominato nel Medioevo Mons Aureus. Alcuni commentatori pensano che D. alluda al G. in If XVIII 33, allorché paragona l'opposto andare dei ruffiani e seduttori alle schiere dei pellegrini che in occasione del giubileo vanno e vengono da San Pietro (... da l'un lato tutti hanno la fronte / verso 'l castello e vanno a Santo Pietro, / da l'altra sponda vanno verso 'l monte).
Che il monte sia il G. è stato sostenuto fra gli altri, con molta sicurezza, dal Cesari, quindi dal Fallani e da F. Vivaldi, ma sia la topografia della Roma del tempo, sia il percorso dei pellegrini che, secondo D., passano per lo stesso ponte nei due sensi, rendono assai probabile la più comune identificazione col Monte Giordano (v.).
Bibl. - F. Vivaldi, Monte Giordano o G.?, in " L'Alighieri " III (1962) 29 ss.; A. Frugoni, D. e la Roma del suo tempo, in D. e Roma, Firenze 1965, 73-96 (particolarmente 74, 95).