ATTAVANTI, Giannozzo
Nato probabilmente a Firenze, intorno al 1581, da unsa delle famiglie più cospicue di Castel Fiorentino, fu avviato, fin da giovinetto, al sacerdozio. Il 17 febbr. 1591 ebbe la tonsura e l'ostiariato, il 2 febbr. 1597 ottenne un benefizio semplice nella collegiata di San Lorenzo in Castel Fiorentino, per accedere infine alla pieve di S. Ippolito in Castel Fiorentino (1615).
Il 14 nov. 1615 fu chiamato a deporre a Firenze per il primo processo a Galilei.
Il domenicano T. Caccini aveva denunziato al Santo Uffizio alcune proposizioni eretiche di Galilei, sul movimento solare e sull'interpretazione delle Sacre Scritture, che dichiarava aver udito dall'A., "settatore" di Galilei. Contro queste accuse la deposizione dell'A. fu onesta e coraggiosa: assicurò di non aver mai inteso proferire da parte di Galilei espressioni contro la Sacra Scrittura, ma solo frasi in sostegno della teoria copernicana, aggiungendo inoltre di aver sempre considerato Galilei un ottimo cattolico.
Alla replica dei Caccini (rivolta evidentemente ad assicurare l'A. che una sua eventuale deposizione contro Galilei non avrebbe scosso in nulla la sua posizione) egli non si lasciò sorprendere a proferire l'accusa, pur precisando che Galilei non era mai stato il suo maestro, ma solo un piacevole compagno di discussione.
Non sembra che il fallito tentativo del Caccini abbia influito negativamente sulla carriera dell'A. se nel luglio 1616 poté ricevere gli ordini maggiori (fino al presbiterato). Forse fu membro dell'Accademia Fiorentina, dove recitò il 26 ott. 1625 l'orazione funebre per il console Piero Rucellai. Resse la pieve fino al 1638, quando rinunziò in favore del fratello Dionisio. Morì nel gennaio del 1657.
Bibl.: S. Salvini, Fasti consolari..., Firenze 1718, p. 218;G. Galilei, Opere, XIX, pp. 318-320; XX, p. 377; L. Geymonat, Galileo Galilei, Torino 1957, pp. 148 s. (indicato come Altavanti); G. de Santillana, Processo a Galileo, Milano 1960, pp. 127 ss.