Manetti, Giannozzo
Politico e umanista (Firenze 1396-Napoli 1459). Dal 1437 al 1452 fu continuamente membro delle magistrature di Firenze e inviato nelle più importanti legazioni. Venuto in dissidio, per motivi politici, con Cosimo de’ Medici, si trasferì nel 1453 a Roma e poi a Napoli, dove ebbe dal re Alfonso onori e cariche. Compose opere storiche (Historia Pistoriensium), molte orazioni, dissertazioni filosofiche e teologiche, biografie, tra cui quelle di Dante, Petrarca, Boccaccio e la Vita Nicolai V. Significativo come espressione della nuova concezione rinascimentale dell’uomo è il trattato in 4 libri De dignitate et excellentia hominis (1452; postumo 1532). Importanti le sue orazioni politiche, le lettere, le traduzioni dal greco e dall’ebraico, un trattato pedagogico (De liberis educandis).