ANISIO, Giano
Nacque a Napoli, probabilmente nel 1475, e morì a Napoli dopo il 1540; fu sepolto nella chiesa di S. Giovanni Maggiore in un tumulo da lui stesso preparato. Scarse sono le notizie sulla sua vita. Studiò diritto e lettere classiche; si diede a viaggi, si fermò qualche tempo a Roma e quindi tornò a Napoli, dove indossò l'abito ecclesiastico e godé anche di un benefizio. Ebbe fama di verseggiatore fecondo per molti carmi latini erotici di movenze voluttuose alla Pontano, scarsi di sentimento e stilisticamente corretti, e per poesie varie e satire, eccessivamente erudite, ma di qualche importanza storica per riferimenti a uomini e cose della sua età, Varia Poemata et Satyrae ad Pompeium Columnam cardinalem, Napoli 1531; Variorum poematum libri II; id. libri III, Napoli 1536; Epistolae de Religione et Epigrammata, Napoli 1538). Scrisse una tragedia di contenuto religioso (Protogonos, Napoli 1536), in cui si rappresenta la lotta fra la coscienza cristiana e la giustizia di Dio per il peccato originale, lotta che si risolve nella giusta misericordia divina.
Bibl.: C. M. Tallarigo, Studio su G. A., 2ª ed., Napoli 1887; G. Vollaro, G. A. umanista dell'Accademia pontaniana, Napoli 1914.