GIBILTERRA (XVII, p. 96; App. II, 1, p. 1054; III, 1, p. 758)
La popolazione civile ammontava secondo il censimento dell'ottobre 1970 a 26.833 ab.; nel 1974 (stima) era salita a circa 29.400 ab., di cui 6336 cittadini britannici e 3870 stranieri. La natalità è del 17,9‰ e la mortalità dell'8,2‰.
In seguito alle difficoltà create dalla Spagna con il ritiro dei suoi lavoratori pendolari, il governo di G. ha favorito l'impiego delle donne coniugate e di lavoratori immigrati dalla Gran Bretagna, dal Portogallo e dal Marocco. Le più recenti attività industriali, per i bisogni della popolazione locale, sono date da alcune fabbriche per l'imbottigliamento della birra e delle acque minerali, e da un complesso tessile sorto nel 1964. In forte sviluppo è d'altra parte il turismo. Le importazioni (1970-73: 12,6 milioni di sterline) superano ampiamente le esportazioni dello stesso periodo (3,7 milioni dì sterline). L'importanza strategica di G., che è sempre porto di transito e di rifornimento di carburante (oltre 11 milioni di t di stazza), è oggi molto diminuita per l'abbandono da parte della Gran Bretagna delle altre basi militari nel Mediterraneo.
Bibl.: G. Rico, La población de Gibraltar, Madrid 1967; A. J. Lleonart, Del Gibraltar inglés, ivi 1968; J. D. Stewart, Gibraltar, piedra clave, ivi 1968; G. Hills, Rock of contention. A history of the Gibraltar, Londra 1974.
Storia. - Nell'ultimo decennio le relazioni anglo-spagnole si sono progressivamente deteriorate a causa della decisione del governo britannico di ampliare l'autonomia del territorio.
Nell'agosto 1964 una costituzione affiancò al governatore britannico un Consiglio legislativo e un Consiglio dei ministri: nell'ottobre la Spagna iniziò le ritorsioni, allo scopo d'impedire che il processo di autonomia allontanasse la possibilità di recuperare l'enclave. Le conversazioni diplomatiche non diedero alcun frutto, e nel settembre 1967, attraverso un referendum (la cui validità tuttavia non venne riconosciuta né dalla Spagna né dall'ONU, organismo che con la risoluzione del dicembre 1968 ingiunse anzi alla Gran Bretagna di lasciare la Rocca), la popolazione indicò a grande maggioranza la propria volontà di rimanere legata al Regno Unito. Una nuova costituzione, entrata in vigore il 30 maggio 1969, concesse a G. lo status di territorio associato alla Gran Bretagna nell'ambito del Commonwealth, con un'assemblea elettiva (15 membri) e un governo indipendente, fuorché per la difesa e gli affari esteri: la Spagna rispose bloccando totalmente il transito via terra, interrompendo le comunicazioni telefoniche e telegrafiche, e destinando altrove i lavoratori che quotidianamente passavano il confine.
Il governo di Madrid accusa il Regno Unito di aver superato i limiti fissati dal trattato di Utrecht del 1713, con il quale gl'Inglesi ottennero la legittimazione del possedimento, e sollecita il riconoscimento della sovranità spagnola in quella che viene definita "l'ultima colonia esistente in Europa", dichiarandosi disposto, d'altronde, a lasciar sussistere la base inglese della NATO. Il blocco ha causato notevoli disagi alla popolazione, la quale ha visto ridursi negli ultimi anni gl'introiti derivanti dal turismo e dall'ancoraggio di transito. Se i frontalieri spagnoli sono stati sostituiti a G. da lavoratori marocchini (costituenti ora un terzo della popolazione attiva), la Spagna ha reagito alla perdita di quei posti di lavoro (4808 nel maggio 1969) promuovendo un piano d'industrializzazione nella depressa regione circostante, potenziando particolarmente, anche a scopo concorrenziale, il porto e la raffineria di Algeciras. L'ascesa al governo, dopo le elezioni del 1972, del capo del partito laburista di G., Joshua Hassan, - riconfermato alle elezioni del 1976 - non ha mutato i termini della questione, la quale continua a essere posta all'ONU ed è oggetto di saltuarie conversazioni diplomatiche bilaterali.
Bibl.: J. D. Stewart, Gibraltar the keystone, Londra 1967; Gibraltar: Historia de una usurpación, a cura del Servicio Informativo Español, Madrid 1968; J. Velarde Fuertes, Gibraltar y su campo : una economia deprimida, Barcellona 1970; E. Bradford, Gibraltar, Londra 1973.