SILÓEE, Gil
Scultore spagnolo, padre del precedente, operoso in Castiglia sulla fine del secolo XV. È ignoto dove nascesse: nella sua scultura è manifesta l'influenza fiamminga, tedesca e italiana. Dal 1496 al 1499 eseguì, con Diego de la Cruz, il sontuoso altar maggiore della Certosa di Miraflores, presso Burgos. Dal 1489 eglì aveva già scolpito per quella Certosa le tombe di Giovanni II, della sua seconda moglie, Isabella di Portogallo, e del loro figlio, l'Infante Alfonso, nelle quali, quasi precursore del Berruguete, pur senza esser mai uscito dalla Spagna, risente del Rinascimento. Il mescolarsi delle tradizioni gotiche e delle forme nuove del Rinascimento è non meno sensibile in un altro suo capolavoro: la tomba di Juan de Padilla (Burgos, Museo), paggio d' Isabella I la Cattolica, morto nel 1491. Suo lavoro giovanile è un piccolo altare laterale nella cappella del connestabile della cattedrale di Burgos.
Bibl.: J. A. Ceán Bermúdez, Diccionario histórico de los más ilustres profesores de las bellas artes en España, IV, Madrid 1800, pp. 377-79; E. Bertaux, in A. Michel, Histoire de l'art, IV, ii, Parigi 1911, p. 842 segg.