• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

MINTO, Gilbert Elliot conte di

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
  • Condividi

MINTO, Gilbert Elliot conte di


Figlio dell'omonimo primo conte di Minto (XXIII, p. 409), nacque a Lione il 16 novembre 1782 e compì gli studî all'università di Edimburgo. Membro della Camera dei comuni (1806-07, 1812-14), della Camera alta dal 1814, whig come il padre, fu dai conservatori tenuto in disparte sino al prevalere dei progressisti. Dall'agosto 1832 al'34 ambasciatore a Berlino; poi direttore generale delle poste; dal settembre 1835 al'41 primo lord dell'ammiragliato; e, formatosi (1846) il gabinetto di John Russell, suo genero, divenne lord del sigillo privato. Mentre si trovava in missione nella Svizzera, le condizioni d'Italia indussero il Palmerston a inviarlo nella penisola, con istruzioni il 18 settembre 1847, sperando d'evitare il peggio con accelerate riforme e anche costituzioni, se la libertà d'autodecisione dei popoli le avesse richieste. Lord Minto, portatosi a Torino, esorta Carlo Alberto (1ª metà d'ottobre) a rompere gl'indugi, giacché i pericoli della resistenza paiono maggiori di quelli delle concessioni. Passato a Firenze (seconda metà d'ottobre), contribuisce a calmare l'opinione pubblica eccitata dall'occupazione di Fivizzano e accoglie da esuli siciliani la richiesta d'aiuti da parte dell'Inghilterra, garante della costituzione del 1812. A Roma (novembre 1847-gennaio 1848), incoraggia Pio IX a perseverare nelle riforme, discute con lui della questione irlandese, gli propone una reale separazione nello Stato della Chiesa tra l'amministrazione civile e quella religiosa, e lo sollecita invano di consigliare Ferdinando II a dare una costituzione che sani la rottura tra Napoli e la Sicilia. Per aiutare a questo effetto lord Francis Napier, inviato inglese alla corte borbonica, nel febbraio 1848 è a Napoli, dove il re finge d'accettare il suo progetto di un ordinamento amministrativo della Sicilia autonomo e leggermente diverso da quello di Napoli, e invece comunica alle potenze di non voler violare i trattati del 1815 rompendo l'ordinamento unitario del regno (11 febbraio). D'altra parte il M., timoroso che i governanti siciliani istituiscano la repubblica o un regno del tutto indipendente, comunica al governo napoletano (13 febbraio) la possibilità di mediazione inglese sulla base di un parlamento siciliano autonomo per quanto riguarda gli affari dell'isola, di una giunta mista di Siciliani e Napoletani per le questioni comuni con Napoli, e di un luogotenente che può essere un principe borbonico o un preclaro siciliano. A tale disegno si oppongono tanto i rivoluzionarî siciliani quanto Ferdinando, che, nondimeno, per le pressioni dei suoi ministri e del M., concede il decreto del 6 marzo, ritenuto però insufficiente dai Siciliani. Ulteriori sforzi di mediazione del M., che si reca anche a Palermo (7 marzo) falliscono.

Ritornato in Inghilterra, conservò sino al 1851 la mansione di lord del sigillo privato, quindi ricoprì altre numerose cariche e assistette al progressivo affermarsi del figlio William Hugh come whig. Morì il 31 luglio 1859.

Bibl.: Times, 2 agosto 1859; Alsager Vian, in Dictionary of National Biography, VI; Correspondence respecting the affairs of Italy (1846-49) presented to both Houses of Parliament by Command of Her Majesty, July 1849, Londra (p. i, ii); Correspondence respecting the affairs of Naples and Sicily (1848-49), presented., ecc., May 4, 1849, Londra; N. Bianchi, Storia documentata della diplomazia europea in Italia dal 1815 al 1861, Torino 1965-1872, V, pp. 72-84, 148-160. Cenni nelle storie del 1848-49, in Italia, soprattutto in Sicilia (p. es., F. Guardione, Il dominio dei Borboni in Sicilia dal 1830 al 1861 in relazione alle vicende nazionali, Torino 1907, passim) e nei carteggi del D'Azeglio, del Gioberti ed altri.

Vedi anche
Ferdinando I di Borbone re delle Due Sicilie (già IV come re di Napoli e III come re di Sicilia). - Figlio (Napoli 1751 - ivi 1825) di re Carlo, salì al trono nel 1759, quando il padre andò a regnare in Spagna, con un Consiglio di reggenza nel quale predominavano D. Cattaneo principe di San Nicandro, suo zio, e B. Tanucci. La sua politica politica ... Regno delle Due Sicilie Stato, costituito nel dicembre 1816, che restaurò l’autorità borbonica su tutta l’Italia meridionale, riunendo i Regni di Napoli e di Sicilia (➔ Napoli). Trinacria Antico nome della Sicilia presso i Greci (comp. di τρεῖς «tre» e ἄκρα «promontorio»). Gli antichi ritenevano che fosse l’isola chiamata da Omero Θρινακίη; più tardi se ne inventò un eponimo in Trinaco, eroe leggendario o primo re dell’isola. ● Recava sul rovescio la figurazione simbolica della Trinacria ... Regno di Napoli Entità statale sorta nel Mezzogiorno continentale alla fine del 13° sec., dopo la rivolta dei Vespri siciliani e il conseguente distacco della Sicilia. angioini, aragonesi e asburgo Parte integrante del Regno di Sicilia durante l'età normanna e sveva, il Napoli, Regno di di Napoli, Regno di diventò entità ...
Vocabolario
gilbert
gilbert 〈ġìlbët〉 s. m. [dal nome dello scienziato ingl. W. Gilbert (1540-1603)]. – Unità di misura della forza magnetomotrice e della differenza di potenziale magnetico (di intensità) nel sistema CGS elettromagnetico, di simbolo Gb e oggi...
pro-Conte
pro-Conte (pro Conte) loc. agg.le Favorevole al politico Giuseppe Conte o all’allenatore di calcio Antonio Conte. ♦ Ed è proprio l'ex del Cagliari a segnare (11' st) l'unica rete del secondo tempo, a fissare il punteggio tennistico sul...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali