GILBERTO di Sempringham, santo
Fondatore dell'ordine dei gilbertini, il solo ordine religioso d'origine inglese; nato a Sempringham presso Lincoln (Inghilterra) nel 1083, morto il 4 febbraio 1189. Educato in Francia, fu consacrato sacerdote dal vescovo di Lincoln e fondò subito una scuola per istruire i giovani. Nel 1123 fu eletto parroco di Sempringham e Tirington, parrocchia di cui suo padre aveva la signoria. Dedicatosi zelantemente all'istruzione religiosa dei suoi parrocchiani ottenne che vivessero nelle case loro in maniera quasi cenobitica. Alle prime giovanette, che in una casa vicina alla parrocchia si consacrarono a Dio, diede la regola di S. Benedetto; ai primi uomini quella dei canonici regolari di S. Agostino; ma all'una e all'altra aggiunse alcune nuove costituzioni, che furono approvate poco di poi. G. entrò egli stesso nell'ordine dandovi grande esempio di virtù. Non gli mancarono tuttavia persecuzioni. Durante l'esilio di S. Tommaso di Canterbury, fu accusato di aver soccorso il santo. L'accusa era falsa; ma G. preferì la prigionia e correre pericolo che il suo ordine venisse soppresso piuttosto che giustificarsi. Fu canonizzato da Innocenzo III nel 1202, e la festa si celebra il 4 febbraio.
Si attribuiscono a lui gli Statuti dei gilbertini e Le esortazioni ai suoi fratelli. L'ordine dei gilbertini, che, vivente il fondatore, aveva raggiunto la cifra di 700 membri distribuiti in 3 conventi d'uomini e 9 di donne, fu soppresso sotto Enrico VIII. Oggi possiede solo una casa in Irlanda. S. Gilberto è raffigurato con una chiesa in mano, simbolo della sua fondazione.
Bibl.: Acta Sanctorum, Febbraio IV; R. Graham, St. Gilbert of Sempringham and the Gilbertins, Londra 1901; F. A. Gasquet, Henry VIII and the English Monastic Life, Londra 1904.