Cronista bretone (n. forse in Scozia 493 o 516 - m. 570 circa). Probabilmente originario di una famiglia di nobili britanni, fattosi monaco, si trasferì in Irlanda e ivi si dedicò a un'attiva opera di riforma religiosa diffondendovi il monachesimo. Si recò in pellegrinaggio a Roma e al ritorno si stabilì in solitudine nell'isola di Houat, presso la costa bretone. Trasferitosi sulla terraferma, fondò un monastero a Ruys. Qui G. scrisse la sua opera principale, il libro De excidio et conquestu Britanniae ac flebili castigatione in reges, principes ac sacerdotes, che si compone di una cronaca, la più antica, dei Britanni dall'invasione romana ai tempi dell'autore, e di un'invettiva, intessuta di citazioni bibliche, contro il malcostume dei re britannici e del clero. Festa, 30 gennaio.