CLÉMENT, Gilles
Paesaggista, ingegnere agronomo, botanico, entomologo e scrittore francese, nato ad Argenton-sur-Creusenel il 6 ottobre 1943. Professore emerito all’École nationale supérieure du paysage di Versailles e titolare della cattedra di creazione artistica al Collège de France (2011-12), Grand Prix du paysage nel 1998, C. ha influenzato con le sue opere teoriche e pratiche il pensiero paesaggistico europeo.
Dopo ‘il giardino in movimento’ (Le jardin en mouvement, 1991) e ‘il giardino planetario’ (Le jardin planetaire, 1999), due altri grandi concetti caratterizzano la ricerca più recente di C. come ecologista umanista impegnato: ‘il terzo paesaggio’ (Manifeste du Tiers paysage, 2003; trad. it. 2005, nuova ed. 2014), definito dall’insieme degli spazi (sia rurali sia urbani) abbandonati dall’uomo alla sola natura e, per questo, territori fondamentali di salvaguardia e incremento della biodiversità terrestre, e ‘il giardino di resistenza’, luoghi pubblici o privati dove l’arte del giardiniere si sviluppa secondo criteri di equilibrio fra la natura e l’uomo con la preoccupazione di preservare tutti i meccanismi vitali, tutte le diversità – biologiche o culturali. Accanto a una concezione nomadica della natura, in cui la migrazione e la mescolanza delle piante spontanee diventano agenti fondamentali di un sistema in continuo movimento a garanzia della biodiversità, si delinea l’idea di un’arte del vivere in modo globale dove, secondo i principi del giardino in movimento, l’economia della vita consiste nel fare «il più possibile con e il meno possibile contro» le energie del luogo (Le jardin en mouvement, 1991; trad. it. 2011). Su queste teorie ecologiche che mettono in campo un’azione d’intervento spesso minimale, ma concettualmente planetaria, si basa tutta l’opera di C., sviluppata attraverso pubblicazioni, conferenze, esposizioni, workshops e attività progettuale, della quale ricordiamo: il giardino dell’evoluzione presso l’abbazia di Valloires (2003-04), il giardino del liceo agronomo Jules Rieffela Saint Herblain (2004-09), il giardino del Musée du quai Branly a Parigi (2005-06), il belvedere dei Licheni a Saint Mélany, Ardèche (2006-07), il giardino degli orti a Melle, in occasione della Biennale di arte contemporanea (2007), la risistemazione del giardino botanico di Papéari a Tahiti (2008) e, in collaborazione con il gruppo Coloco, gli interventi di riqualificazione degli spazi aperti (Escalier jardin e Jardin de l’arbre ballon) della città modello di Laeken a Bruxelles (2005-08), l’Esplanade du Technoforum a La Rochelle (2008), il giardino pubblico sulla copertura della base sottomarina di Saint Nazaire (2009-11), lo studio (insieme a Philippe Madec) per una nuova città a basso impatto ecologico a Bab Draa nel Sud del Marocco (2009) e, in corso di realizzazione, la green belt (2010) e i parchi urbani di Gahbat al Nasr e Suq al Talata a Tripoli.
Tra le altre sue pubblicazioni, da ricordare: Une brève histoire du jardin, 2011 (trad. it. 2012), Jardins, paysage etgénie naturel, 2012 (trad. it. 2013), Les imprévisibles, 2013, L’alternative ambiante, 2014, Abécédaire, 2015.
Bibliografia: Gilles Clément. Nove giardini planetari, a cura di A. Rocca, Milano 2007.