Deleuze, Gilles
Filosofo francese (Parigi 1925 - ivi 1995). Fu prof. di filosofia nell’univ. di Parigi (dal 1970). Di vasti interessi, si è occupato di storia della filosofia (Spinoza, Kant) e di temi filosofico-culturali (con studi su L. Sacher-Masoch, M. Proust e L. Carroll), sempre con forte accentuazione teoretica. La sua riflessione, ispirata prevalentemente a Nietzsche (si veda il suo Nietzsche, 1962; trad. it. Nietzsche e la filosofia), ha trovato espressione soprattutto nella rivalutazione del concetto di ‘differenza’ che D. definisce fondamento indispensabile della filosofia (Différence et répétition, 1968; trad. it. Differenza e ripetizione). Molto noto anche il suo L’anti-Œdipe (in collab. con F. Guattari, 1972; trad. it. L’Anti-Edipo), critico della sclerotica istituzionalizzazione del sapere psicanalitico del 20° sec., a esaltazione della potenzialità rivoluzionaria del soggetto umano come ‘macchina desiderante’. Le sue opere principali sono: Empirisme et subjectivité (1953; trad. it. Empirismo e soggettività); La philosophie critique de Kant (1963; trad. it. La filosofia critica di Kant); Le bergsonisme (1966; trad. it. Il bergsonismo); Spinoza et le problème de l’expression (1968; trad. it. Spinoza e il problema dell’espressione); Logique du sens (1969; trad. it. Logica del senso); Foucault (1986); Qu’est-ce que la philosophie? (in collab. con F. Guattari, 1991; trad. it. Che cos’è la filosofia?).