LE CLERCQ, Gilles
Nato a Tournai nel 1530, da famiglia patrizia. Fece i suoi studî di diritto e pare che abbia esercitato la professione di avvocato nella città nativa. Conquistato presto alla riforma calvinista, divenne, negli affari politici, l'agente dei concistori calvinisti. Nel 1565 redasse la dichiarazione che doveva servire ad unire i nobili dei Paesi Bassi, per reclamare, l'anno dopo, dalla reggente Margherita di Parma, il ritiro delle misure di rigore contro l'eresia (v. gueux). Egli tentò, ma senza riuscirvi, sul principio del 1566, di associare a questo passo anche i signori luterani tedeschi; e si recò con questo intento in Germania, d'accordo con Ludovico di Nassau. In quel momento egli esercitò la sua azione soprattutto nel campo politico e cercò di associare i cattolici e i protestanti in una sola lotta contro l'assolutismo del re Filippo II. Ma presto la reazione provocata dagli eccessi degl'iconoclasti fece crollare questa politica e L. rimase uno dei capi del partito protestante, che continuò da solo la resistenza. Redasse la richiesta, presentata l'8 febbraio 1567 dal conte di Bréderode in nome dei signori del partito, con la quale si pregava Margherita di Parma di far cessare la repressione della rivolta dei calvinisti perseguitati nel Hainaut. Lo scacco subito da questo passo, determinò L. a unirsi ai partigiani della ribellione immediata; e in quello stesso anno egli fu a fianco di Giovanni di Marnix, signore di Tolosa, quando questi tentò, benché senza successo, un colpo di mano sull'isola di Walcheren. Perciò all'arrivo del duca d'Alba nei Paesi Bassi L. fu fra le persone deferite al Conseil des troubles. Il 2 novembre 1568 fu condannato in contumacia all'esilio e alla confisca di tutti i suoi beni. Si rifugiò in Germania. Sono ignoti il luogo e la data della sua morte.
Bibl.: C.-A. Rahlenbeek, in Biographie nationale, XI, Bruxelles 1890-91, coll. 580-82; Rachfahl, Wilhelm v. Oranien, Halle e l'Aia 1906-1924, voll. 3; H. Pirenne, Hist. de Belgique, III, Bruxelles 1907.