Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Gino Loria
Livia Giacardi
Gino Loria è soprattutto noto per le sue ricerche di storia delle matematiche, settore in cui diede estesi e spesso significativi contributi in varie direzioni (studi su temi specifici, opere enciclopediche, storie di particolari settori della matematica, scritti metodologici ...
Loria Gino (Mantova 1862 - Genova 1954) matematico italiano. Insegnò algebra e geometria analitica all’università di Genova (1886-1935), ma fu poi costretto a lasciare l’insegnamento a causa delle leggi razziali del 1938. I suoi principali contributi riguardano la geometria della retta e della sfera, ...
Matematico italiano (Mantova 1862 - Genova 1954), prof. di geometria superiore nella univ. di Genova (1886-1935); socio nazionale dei Lincei (1947). Si è occupato di ricerche di geometria (geometria della retta e della sfera) e di storia della matematica, pubblicando contributi particolari e opere di ...
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 66 (2006)
Livia Giacardi
Nacque a Mantova il 19 maggio 1862 da Girolamo e da Anaide D'Italia, e fu fratello dell'economista Achille. Dopo aver compiuto gli studi secondari nella città natale, si iscrisse al corso di laurea in matematica presso l'Università di Torino, dove ebbe come maestri, fra gli altri, A. ...
Matematico e storico della matematica, vivente, nato a Mantova il 19 maggio 1862. Laureato in matematica a Torino (1883), fu, dal 1886 al suo collocamento a riposo per limiti d'età (1935), professore di geometria superiore nell'università di Genova.
Dopo aver dedicato, in un primo periodo, tutta la ...
gino-
e -gino [dal gr. γυνή «donna», e in composti, come 2° elemento, -γυνος (come 1° elemento, era usato soltanto γυναικο-, dal tema dei casi obliqui: v. gineco-)]. – Primo o secondo elemento di parole composte della terminologia dotta...
non ti curar di lor, ma guarda e passa
non ti curàr di lór, ma guarda e passa. – Alterazione popolare del verso dantesco Non ragioniam di lor, ma guarda e passa (Inf. III, 51), usata proverbialmente per significare che non bisogna preoccuparsi...