GIOACCHINO FEDERICO, principe elettore di Brandeburgo
Nato nel 1546, eletto nel 1566 amministratore di Magdeburgo, successe nel 1598 al padre, Giovanni Giorgio, nel governo del Brandeburgo. Invece di ottemperare alle clausole del testamento paterno, che prevedevano una divisione dei domini, concluse con il cugino, il margravio Giorgio Federico di Ansbach, l'accordo di Gera che stabiliva il diritto di primogenitura e l'indivisibilità dello stato degli Hohenzollern. La morte poi del cugino gli fece assumere, nel 1603, la tutela del duca di Prussia, demente. Per ovviare ai nuovi compiti che così gli si presentavano, sarebbe stato necessario procedere a riforme dell'organizzazione interna dello stato, e passi in questa direzione furono fatti con la creazione del consiglio segreto (1604), sul modello di quelli di altri stati. Ma G. F., debole, oscillante fra i varî partiti a corte, gravato infine anche da grossi debiti, non fu in grado di continuare l'opera, né di perseguire chiare e precise direttive politiche. Morì il 28 luglio 1608 senza essersi ancora deciso ad accedere all'Unione protestante.