giocare (giuocare; giucare)
Esclusivo del Fiore e del Detto.
Il senso proprio di " dedicarsi a un esercizio ricreativo, a un passatempo " è documentato in Fiore LXIV 6 E se con altre donne fosse ancora / che giocassero al gioco della palla. Nell'accezione di " trastullarsi " il verbo compare, con costrutto intransitivo pronominale, in Fiore CXXI 10 E vo dicendo ch'i' vo fuor del mondo, / per ch'i' mi giuochi in sale e in palagi.
Nel senso di " prendere parte a una gara, a una competizione ", a scopo ricreativo e per guadagno: Fiore mali 1 S'a scacchi, o vero a tavole giocassi, e 5 S'a coderon giocaste. Più generico in CXXV 14, dov'è da notare il bisticcio tra il sostantivo e il verbo: dic'a che giuoco, e giuoco a tutti 'nviti: " qualsiasi gioco egli voglia fare, io l'accetto, e con qualsiasi posta " (Petronio). In Fiore CXCIII 10 Né no gli piacque nulla risparmiare / che tutto nol bevesse e nol giucasse, vale " perdere danari o averi al gioco ".
In Detto 421 giucar di lancia significa " adoperare con destrezza la lancia ".
In Fiore LXXXVIII 11 a me convien giucar troppo coperto, tutta l'espressione vale " ingannare ", " truffare ".