giocatore compulsivo
loc. s.le m. Chi è ossessionato dal gioco, non può fare a meno di giocare.
• La sopraffazione di ogni avversario per accumulo di potenza economica è la molla del successo del Monopoli, ed è quella del successo del capitalismo. Può non fare piacere. Nel caso, almeno il gioco si può cambiare. Al capitalismo, invece, sembriamo destinati o addicted, come giocatori compulsivi. (Stefano Bartezzaghi, Repubblica, 15 febbraio 2015, p. 34, R2 Cultura) • Per fortuna contro la lobby degli speculatori, che non spennano solo ma strangolano i loro polli, si alza la voce di chi svela le tragedie a cui non di rado è condotto il giocatore compulsivo, veri e propri drammi personali e familiari. (Gianfranco Ravasi, Sole 24 Ore, 24 gennaio 2016, p. 21, Domenica) • Un’altra analisi [...] dice che il 16 per cento degli studenti milanesi delle superiori almeno una volta alla settimana spende denaro nel gioco. Il 2% può essere definito giocatore compulsivo, e il 25 per cento dichiara di avere in famiglia qualcuno che ha consuetudine con l’azzardo. (Elisabetta Andreis, Corriere della sera, 26 aprile 2017, Cronaca di Milano, p. 9).
- Composto dal s. m. giocatore e dall’agg. compulsivo.
- Già attestato nel Corriere della sera del 4 marzo 1991, Corriere Salute, p. 15 (Guido Tanganelli).
> Gap, gioco compulsivo, gioco-dipendente, ludodipendenza, ludopatia.