giochi di ruolo
Vivere avventure fantastiche
I partecipanti a un gioco di ruolo simulano di vivere avvincenti avventure, interpretando ciascuno il ruolo di un personaggio di fantasia. Possono divertirsi non solo nel chiuso di una stanza, ma anche all'aperto, indossando letteralmente i panni del proprio personaggio. Alla fine del gioco non ci sono né vinti, né vincitori, ma solo la soddisfazione di aver interpretato in modo adeguato il ruolo prescelto
Nella sua forma più tradizionale, un gioco di ruolo prevede che i partecipanti si riuniscano attorno a un tavolo e simulino di vivere in prima persona coinvolgenti avventure, sotto la guida di un giocatore più esperto (detto master). Ognuno di loro interpreta un personaggio di fantasia, dotato di capacità particolari, diverse da quelle degli altri. Il compito del master consiste nel descrivere l'ambiente immaginario in cui si svolge il gioco, nel prospettare gli effetti delle azioni che possono essere compiute e nel vestire i panni di tutti i nemici previsti (che, in genere, sono mostri terrificanti). A tale scopo, il master tiene nascosto dietro una cartellina un modulo contenente tutte le indicazioni necessarie allo svolgimento del gioco. Solo lui deve essere al corrente di tali informazioni, in quanto uno degli obiettivi principali degli altri giocatori consiste proprio nel cercare di venirne a conoscenza.
Lo svolgimento di un gioco di ruolo non prevede né vinti né vincitori, in quanto tutti i partecipanti collaborano per la sconfitta di nemici comuni. Il divertimento maggiore consiste nell'interpretare i ruoli dei personaggi scelti e vivere fantasiose avventure in allegra compagnia. Ogni gioco di ruolo può considerarsi un genere di svago senza fine; infatti, essendo basato su una sequenza di storie vissute con l'immaginazione, può continuare nel tempo, di partita in partita, sempre con gli stessi personaggi, come in un serial televisivo.
Alla stregua dei giochi di carte, che consentono l'esecuzione di un'infinità di giochi, la struttura dei giochi di ruolo costituisce uno strumento ludico suscettibile di innumerevoli ambientazioni e applicazioni, anche in ambito didattico ed educativo.
I giochi di ruolo possono considerarsi una versione più elaborata e sistematica dello spontaneo "facciamo che io ero e che tu eri...", praticato da tutti i bambini di ogni epoca e paese. Nella forma attuale, però, la loro nascita è relativamente recente e risale al 1974, quando venne messo in vendita, con grande successo internazionale, il gioco Dungeons and dragons ("Sotterranei e dragoni"), ideato dallo statunitense Gary Gygax e ispirato alla letteratura fantastica dello scrittore inglese nato alla fine dell'Ottocento John Ronald Reuel Tolkien. Da allora, sfruttando la stessa impostazione di base, è stata prodotta una grande quantità di titoli, dando vita a un'ampia ed eterogenea gamma di filoni diversi: fantasy, horror, militare, avventuroso, storico, mitologico, letterario, umoristico, recitativo, e così via.
I partecipanti nei giochi di ruolo possono divertirsi a dare corpo ai propri personaggi, procurandosi miniature che ne riproducano fedelmente le caratteristiche. Se vogliono, però, possono portare all'estremo la simulazione indossando direttamente gli abiti del personaggio interpretato, come se dovessero recitare in una finzione teatrale o cinematografica. Partendo da tale presupposto, si possono svolgere partite non al chiuso di una stanza, ma in un adeguato scenario all'aperto (una campagna, un bosco, la piazza di un paese, le rovine di un castello, e così via). Questo modo di giocare ai giochi di ruolo viene detto dal vivo; nel gioco dal vivo il compito del master viene assunto da un insieme di arbitri i quali, oltre a controllare lo svolgimento delle varie azioni, descrivono a parole tutto ciò che è difficilmente simulabile (magie, incantesimi e potenziali catastrofi). Gli eventuali combattimenti vengono effettuati utilizzando innocue riproduzioni in gommapiuma delle armi previste. Incontri del genere vengono disputati abitualmente tra una quindicina di persone e durano solo alcune ore; in speciali occasioni, però, possono arrivare a impegnare vari giorni, con il coinvolgimento di centinaia di partecipanti.