gioco d'azzardo
giòco d'azzardo locuz. sost. m. – Intrattenimento ludico basato sulla scommessa in denaro e il cui risultato dipende esclusivamente dal caso. L’industria del gioco è in crescita in tutti gli strati della popolazione e in tutte le regioni d’Italia, dove si contano oltre 500.000 giocatori abituali e due milioni occasionali. Il Paese occupa il primo posto in Europa e il terzo tra gli stati che giocano di più al mondo. La spesa media pro capite in giochi e lotterie delle famiglie italiane è salita, secondo il Censis, dai 400 euro del 2008 ai 1000 del 2011. Il gioco d'azzardo è la terza industria nazionale: fornisce lavoro a 5000 aziende e 120.000 persone. Con un fatturato stimato di oltre 70 miliardi di euro l'anno, rappresenta il 4% del PIL nazionale. Nel 2003, con l’obiettivo di arginare la diffusione del gioco illegale, sono state introdotte nuove regole per rendere competitivo il settore del gioco lecito. L'operazione è solo in parte riuscita. Dal 2003 al 2010, il volume d’affari dell’intero comparto – a cui nel 2006 si è anche aggiunto il gioco on line – è cresciuto da 15 a 61 miliardi di euro. Se si considera il business del gioco clandestino, tuttavia, le cifre sono destinate a lievitare: secondo la Direzione nazionale antimafia, su giochi e scommesse le organizzazioni criminali lucrano circa 50 miliardi di euro l'anno. La criminalità di stampo mafioso è penetrata nel settore per la facilità con la quale possono essere riciclate e investite elevate somme di denaro. A fronte di rilevanti introiti economici le sanzioni penali e i rischi giudiziari risultano piuttosto contenuti. Pertanto, senza abbandonare le sue tradizionali forme di intervento, quali la gestione di bische clandestine, l’organizzazione del totonero o del lotto clandestino, la criminalità mafiosa si è concentrata nei settori più lucrosi del gioco, innanzitutto nella gestione e nell’alterazione delle slot machine. Nonostante il sofisticato sistema di controllo telematico dell'AAMS (Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato), si stima che almeno tre quarti delle slot presenti sul territorio siano fuori controllo, vale a dire non allacciati ai database delle autorità fiscali, causando l'elevata evasione suddetta. Nel 2010 sono stati 6295 gli illeciti riscontrati dalla Guardia di finanza: oltre 8000 le persone denunciate, 3746 i videogiochi fuori norma sequestrati e 1918 i punti raccolta di scommesse non autorizzate o clandestine scoperti (più 165% rispetto al 2009). La principale voce del comparto giochi è quella degli apparecchi di intrattenimento (new-slot e video-lottery), che rappresenta il 57% del settore e costituisce una delle maggiori entrate per il Tesoro. Seguono le lotterie, che comprendono le lotterie istantanee 'gratta e vinci'; il lotto; le scommesse sportive (automobilismo, baseball, basket, calcio, canottaggio, ciclismo, football americano, golf, rugby e volley); i cosiddetti skill-games (giochi di abilità, in cui è incluso anche il poker online, legalizzato nel 2011); i giochi numerici a totalizzatore (per es. superenalotto o win for life); il bingo e i giochi ippici. I casinò ufficialmente riconosciuti sono Venezia, Sanremo, Saint Vincent, Campione d’Italia. In aumento anche i giocatori patologici che si rivolgono ai servizi per le dipendenze (l'Organizzazione mondiale della salute classifica il gioco compulsivo – o ludopatia – come una dipendenza da curare tanto quanto quella legata all'uso di alcol o droghe). Strettamente legato a questo tipo di fenomeno, il sempre maggior numero di persone rovinate dal gioco perché cadute nella rete dell'usura per pagare i debiti relativi. Secondo i dati forniti dal primo centro di cura specializzato d’Italia, a Campoformido (Udine), un giocatore su dieci è vittima di usura. Il gioco d'azzardo, che tende ad aumentare con la diminuzione della scolarizzazione, è in crescita anche tra i giovani. Dal 2008 al 2009 la percentuale di scommettitori tra i 15 e i 19 anni che ha puntato denaro almeno una volta nell’anno è passata dal 40 al 47%. Nel 2011 sono state introdotte sanzioni contro gli esercenti che non vietano ai minori il gioco d'azzardo. Nel settembre 2012 il governo ha deciso di limitare la pubblicità del gioco con vincite in denaro nella tutela dei minori. Le legge comanda, inoltre, di esplicitare sia che la vincita è solo una probabilità sia i rischi di sviluppare dipendenza. Dal 3 dicembre 2012, tuttavia, per la liberalizzazione sul gioco d'azzardo sono consentite giocate su slot machine online, attraverso gli smartphone.