giocondo
Esclusivo della Commedia, si registra, salvo in un caso, sempre in rima. Ha per lo più il significato di " lieto ", " felice ", " beato ": If XI 45 piange là dov'esser de' giocondo (per l'interpretazione del verso e dell'intero passo [vv. 40-45], tuttora controversa, cfr. Petrocchi [ad l.], che intende: lo scialacquatore " consuma ogni suo avere e resta poi a piangere la ricchezza perduta "); Pd XVIII 56 vidi le sue luci [gli occhi di Beatrice] tanto mere, / tanto gioconde, " tanto allegri " (Buti); XXII 130 cor... giocondo, " allegro " (Buti), " lieto e, per implicazione, riconoscente " (Mattalia); XXIX 76 Queste sustanze, poi che fur gioconde / de la faccia di Dio, " postquam fuerunt beatae visione divina " (Benvenuto); XXXI 112 quest'esser giocondo, " essentia et status istius regni gaudiosi " (Benvenuto), " questa condizione beata; il Paradiso " (Sapegno).
In Pd XV 37 a udire e a veder giocondo, detto di Cacciaguida, l'aggettivo è variamente inteso: " con voce e vista gioconda " (Casini-Barbi), ovvero " dilettevole " (Venturi), " che dava gioia " (Sapegno), o, ancora, " hilaris et delectabilis " (Benvenuto), " pieno di gioia e insieme fonte di gioia " (Chimenz): interpretazione, quest'ultima, seguita anche dal Mattalia, che la ripropone pure per Pg XXXI 109 giocondo / lume, " luce ‛ gioconda ' in sé e per i suoi effetti ", d'accordo con il Sapegno (" gioiosa, beatifica, luce " che brilla negli occhi di Beatrice).