Giolito de' Ferrari, Giovanni Gabriele
, Libraio, stampatore ed editore (m. Venezia 1578), il più noto della celebre famiglia oriunda di Trino nel Monferrato, figlio di Giovanni; operò in Venezia. L'officina dei G., la cui direzione restò a Gabriele dopo la morte del padre avvenuta nel 1541, ebbe sotto di lui incremento e rapido sviluppo.
Nuovi caratteri, fregi, iniziali adornano le sue edizioni, che anche per la loro accuratezza giunsero gradite al pubblico italiano e d'oltralpe. Il suo fine intuito di editore, non disgiunto da notevoli possibilità finanziarie, lo spinse a stampare senza interruzione opere sia classiche che moderne, con la collaborazione di amici letterati che gli furono vicini come traduttori, annotatori, correttori di stampa. Di tanto vasta produzione uscì dalla sua officina una sola edizione della Commedia (la ristampa dell'edizione di Bernardino Stagnino, col commento del Landino, fu fatta nel 1536 da Giovanni Giolito), e cioè quella assai elegante, ma molto scorretta, del 1555 (in fine ha la data 1554), in piccolo formato, dove per la prima volta nel frontespizio al titolo di Commedia fu aggiunto l'attributo di Divina. Fu curata da L. Dolce che, nella dedicatoria a Coriolano Martirano, sostiene di avere emendato il testo col confronto di una copia di mano di Pietro di D. che sarebbe stata proprietà di Battista Amalteo. Le silografie che l'illustrano sono liberamente derivate da quelle dell'edizione del Marcolini, 1545. Il Gamba l'apprezzava per gli argomenti, le tavole e le postille che il Dolce vi ha aggiunto e che ne facilitano la consultazione. Ne furono stampati alcuni esemplari in carta turchina.
La ben fornita libreria dei G., congiunta alla stamperia, si trovava in Rialto e si chiamava ‛ Libreria alla Fenice '; com'è noto l'insegna tipografica dei G. era appunto la fenice risorgente dalle fiamme col motto " Semper eadem ".
Bibl. - S. Bongi, Annali di G.G. de' F., Roma 1890-95 (per l'ediz. della Commedia cfr. I 475-476); P. Camerini, Notizie sugli Annali Giolitini di S. Bongi, in " Atti e Mem. Accad. Scienze Lettere Arti Padova " LI (1934-35) 103-238; P. Raina, L'epiteto ‛ divina ' dato alla Commedia di D., in " Bull. " XXII (1915) 107-115, 255-258.