BARINI, Giorgio
Nacque a Torino il 3 ag. 1864. Dopo aver studiato con A. Lombardi, negli anni della gioventù si dedicò alla composizione; di questa sua attività, che abbandonò assai presto per darsi alla musicologia e alla critica musicale, ci resta una varia produzione di musica per canto, pianoforte e quartetto d'archi. Trasferitosi a Roma, divenne allievo di A. Leonardi e il 15 maggio 1882 entrò a far parte dell'Accademia Filarmonica Romana come socio esercente. Il 22 giugno 1883 fu nominato segretario dell'assemblea dell'Accademia stessa e ricoprì a lungo la carica divenendo anche vice-bibliotecario archivista. Nel 1894 propose all'Accademia di farsi promotrice di una commemorazione di Pier Luigi da Palestrina nel terzo centenario della morte, proposta attuata poi da G. Sgambati, con vivo successo. Quando nel 1899 l'Accademia si trovò in serie difficoltà il B. fece parte della Commissione incaricata di provvedere alla sua sistemazione.
Al congresso internazionale di scienze storiche tenuto a Roma nel 1903 svolse due importanti relazioni: Sulla opportunità di compilare una raccolta di indici e cataloghi dei codici musicali esistenti negli archivi, nelle biblioteche e nelle collezioni pubbliche e private per servire di base ad una serie di edizioni critiche delle opere dei nostri classici e Sulla necessità di render più completo e proficuo l'insegnamento della storia della musica negli Istituti musicali (v. Atti del Congresso, VIII, Roma 1905, pp. 7-9, 11-16). Due anni dopo fu tra i soci fondatori della Scuola nazionale di musica di Roma (di cui poi divenne vicepresidente) e insegnante di storia della musica (dal 4 maggio) nella medesima scuola, dove ottenne particolare successo una sua interessante conferenza sulla musica del Medioevo, illustrata con canti di "trovatori" e "minnesáriger". Nel 1910, come segretario del congresso nazionale di musica, tenutosi a Roma l'anno seguente, il B. ebbe occasione di formulare un significativo programma di musica italiana, vista nel suo evolversi, frutto dei suoi studi (in parte già presentati in una serie di conferenze al Collegio Romano), che egli avrebbe poi ulteriormente ampliato e approfondito con risultati soddisfacenti per l'interesse destato. Nel giugno dello stesso 1911 rappresentò l'Italia al congresso internazionale di musica tenutosi a Londra; nel 1914 una sua comunicazione Sulle relazioni tra neumi e accenti, inviata al congresso della Società internazionale di musica a Parigi, pur essendo in contrasto con le teorie sostenute da P. Wagner e A. Gastoué sullo stesso tema, fu assai lodata. Ancora un incarico importante ebbe il B. nel 1915, facendo parte del comitato di lettura per l'esame delle composizioni presentate al concorso permanente di musica da camera.
Conferenziere brillante, si ricordano le s ue commemorazioni del centenario di F. Chopin (1910), F. Liszt (1911) e soprattutto quella di G. Paisiello il 26 apr. 1917 in un concerto diretto da Giacomo Setaccioli. Critico musicale di vari giornali e riviste, tra cui La Tribuna, Il Giornale d'Italia, Il Messaggero, Epoca e Nuova Antologia (alla quale collaborò per circa vent'anni), curò le edizioni de Il Socrate immaginario di G. Paisiello (Firenze 1931), preceduta da una monografia critica sull'autore e de L'Impresario in angustie di D. Cimarosa per la collezione dell'Istituto Editoriale di Milano.
Appose anche delle note illustrative al Corso d'interpretazioni pianistiche Alfonso Rendano. 2° audizioni in 4 serie di 5 ciascuna. Anno 1907-1908, Roma s.d., e a Le nuove musiche [di Giulio Caccini]. Riproduzione dell'edizione del 1601 a cura di F. Mantica,Roma 1930. Pubblicò inoltre interessanti saggi su riviste e periodici musicali: ricorderemo La legende de Parsifal en Italie,in FranceItalie, 1 (1914), n. 8, pp. 147-164, Il Maestro al cembalo e l'accompagnamento dei recitativi,in Il Pianoforte..., 1 (1920), n. 10, pp. 1-3, e alcuni dei più importanti apparsi nella Nuova Antologia: Tristano in Italia (16 febbr. 1904); Concetti d'arte di Arrigo Boito (10 apr. 1912); Il "Parsifal" in Italia (16 genn. 1914); Arte e Patria: L'Accademia Filarmonica Romana (16 ag. 1915); Giovanni Paisiello (10 ag. 1916); Claudio Debussy:22 ag.1862-26 marzo 1918 (16 maggio 1918); Debora e Jaele. Dramma di I. Pizzetti (10 genn. 1923), ecc. Ci restano, inoltre, Cantari cavallereschi dei secoli XV e XVI, Bologna 1905, e un interessante, vivace libro di divagazioni critiche, La Donna e l'artista: musicisti innamorati,Roma 1927.
Il B. morì a Roma il 21 settembre del 1944.
Fonti e Bibl.: R. Giraldi, L'Accademia Filarmonica Romana dal 1868 al 1920. Memorie storiche..., Roma 1930, passim (v. Indice p. 364); G. B., in Rassegna Dorica, IX (1938), n. 6, p. 114; T. Rovito, Letterati e giornalisti italiani contemporanei. Diz. bio-bibliograflco, Napoli 1922, p. 30; A. De Angelis, L'Italia musicale d'oggi. Diz. dei musicisti, Roma 1928, pp. 49 S.; Encicl. d. Spettacolo, I, col. 1511; Diz. Ricordi della Musica e dei Musicisti, Milano 1959, p. 106.