BUONI, Giorgio
Nacque a Bologna presumibilmente intorno alla metà del sec. XVI. Didatta e vicemaestro di grammatica a S. Petronio in Bologna, istituì nella sua città un "Concerto de' Putti", insieme strumentale formato dai suoi giovanissimi allievi, che diede, sul finire del secolo, concerti in molte città italiane, tra le quali sicuramente Lucca - dove il B. dimorò qualche tempo -, Cremona, Milano e Prato. Del B., compositore nella maniera corelliana, ci sono pervenute tre raccolte di musiche strumentali, tutte pubblicate a Bologna da P. M. Monti nel 1691 opere in parte composte, però, anche dai suoi scolari, come appare evidente dalle dediche ad esse preposte.
Esse sono: Divertimenti per camera a due violini e violoncello. Opera prima, dedicata al conte A. Spada, Suonate a due violini e violoncello,col basso per l'organo. Opera seconda, dedicata all'abate A. Bizzocchi (presso lo stampatore M. Silvani sono indicate come Sonate da chiesa)e Allettamenti per camera a due violini e basso. Opera terza, dedicata a G. Perona, commissario del Ducato di Milano. Quest'ultima consiste in dodici suonate, tutte introdotte da un tempo grave, denominato Sinfonia, sempre seguito da un balletto e da altri due tempi di danza (corrente, o giga, o sarabanda), variamente disposti. La ragione didattica di questi pezzi ne determina anche il carattere. Il violino, che verso la fine del XVII secolo era giunto ad altissime possibilità espressive, a potenti e audaci libertà stilistico-compositive, viene spogliato delle sue peculiari caratteristiche e diviene un arido esponente di una sostanza musicale spesso priva di luce poetica, costretta in limiti vuoti dalla mentalità del didatta restio ad ogni forma di vero approfondimento artistico. Secondo il Torchi, le composizioni del B., insieme con quelle di altri musicisti dello stesso periodo, risentono fortemente dell'influsso della musica sacra, ma pur nella loro superficialità si fanno notare per l'uso sempre più generale e sicuro della forma bipartita.
Luogo e data della morte del B. sono sconosciuti.
Fonti e Bibl.: M. Silvani, Indice dell'Opera in musica sin hora stampata in Bologna da M. Silvani, Bologna s.d. (ma circa 1700), pp. 11 s; G. Fantuzzi, Not. degli scrittori bolognesi, III, Bologna 1782, p. 377; L. Torchi, La musica istrumentale in Italia nei secc. XVI,XVII e XVIII, in Riv. Musicale ital., V (1898), pp. 291, 313; G. Gaspari, Catal. della Bibl. del Liceo musicale di Bologna, IV, Bologna 1905, p. 96; L. Villanis, XVIIe et XVIIIe siècles. La musique instrumentale ital., in A. Lavignow, Encyclopedie de la musique, parte 1ª II, Paris 1921, pp. 764-767; F. Vatielli, Arte e vita musicale a Bologna, I, Bologna 1927, p. 140; W. S. Newman, The Sonata in the Baroque Era, Chapel Hill 1959, p. 143; A. Capri, Storia della musica, Appiano Gentile 1969, II, p. 150; III, p. 123; J. B. Weckerlin, Bibliothèque du Conservatoire national. Catalogue bibliogr., Paris 1885, pp. 314-317; A. E. Wier, The Macmillan Encyclopedia of Music and Musicians, London 1938, p. 261; C. Sartori, Bibliografia della musica strumentale ital. stampata in Italia fino al 1700, Firenze 1952, pp. 576-579; Encicl. della Musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 340; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, II, p. 236; C. Schmidl, Diz.universale dei musicisti, I, p. 263; Suppl., p. 134.