CHINAGLIA, Giorgio
Italia. Carrara, 24 gennaio 1947 • Ruolo: centravanti • Esordio in serie A: 21 settembre 1969 (Bologna-Lazio, 1-0) • Squadre di appartenenza: 1965-66: Swansea City; 1966-67: Massese; 1967-69: Internapoli; 1969-76: Lazio; 1976-83: Cosmos New York • In nazionale: 14 presenze e 4 reti (esordio: 21 giugno 1972, Bulgaria-Italia, 1-1) • Vittorie: 1 Campionato italiano (1973-74); 4 Campionati NASL (1977, 1978, 1980, 1982)
Attaccante di pregio e dotato di personalità da leader, si mette in luce giovanissimo a Cardiff, in Galles, dove la famiglia si era trasferita in cerca di fortuna. Entra poi nelle giovanili dello Swansea, ma dopo gli allenamenti deve pulire le tribune e le scarpe dei giocatori della prima squadra. Nel 1966 torna in Italia per il servizio militare e viene tesserato dalla Massese, passa poi all'Internapoli, dove lo scopre la Lazio, su indicazione di Juan Carlos Lorenzo. A 'Long John' Chinaglia sono legate le fortune della squadra romana, perché è intorno a lui che Maestrelli (tecnico della Lazio dal 1971), costruisce la formazione che vince lo scudetto nel 1974 dopo la terza retrocessione in serie B. Nel 1970 esordisce nella nazionale cadetta. La sua carriera in azzurro è travagliata: è uno dei protagonisti della prima vittoria italiana a Wembley (14 novembre 1973), ma ai Mondiali di Germania del 1974 si ribella in diretta televisiva al commissario tecnico Valcareggi. Oggetto di continue polemiche, viene fischiato in ogni stadio. Reagisce segnando gol e arriva a collezionarne 122 con la maglia biancoceleste. Nel 1976 accetta l'offerta dei Cosmos di New York e con Pelé, Moore e Beckenbauer contribuisce a lanciare il calcio negli USA. Nel 1983 torna in Italia come presidente della Lazio, in quello che definisce un atto d'amore verso i tifosi, ma che produce risultati assai modestri. Diventa poi commentatore TV e collaboratore di alcuni quotidiani.