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DE CHIRICO, Giorgio

di Giorgio Castelfranco - Enciclopedia Italiana (1931)
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DE CHIRICO, Giorgio

Giorgio Castelfranco

Pittore, nato in Grecia da italiani il 10 luglio 1888. Studiò a Atene, poi (1906-1909) a Monaco, dove vide, intimamente simpatizzando con essa, l'opera di Böcklin, dalla quale ebbe impulso verso un'arte prevalentemente fantastica. Già nel 1910 si può dire formato il suo spirito pittorico, che tende alla creazione di scene ove le cose, sorprese nell'attimo, oltre i loro nessi di logica abituale, sembrano scoprire un valore loro recondito; senso che egli chiamerà, seguendo O. Weininger, metafisico. Gli elementi figurativi mutarono sovente, pur mantenendosi sostanzialmente, più o meno accentuato, lo stesso spirito: architetture classiche, elementari, quasi scene di vita primitiva ellenica (Enigma di un pomeriggio d'autunno, 1910; La meditazione mattinale, 1912) vedute di città italiane, complicate da forme meccaniche o di moderna funzionalità (La grande torre, Via italiana, 1914); poi scene di manichini in atteggiamento e funzione di personaggi, raggruppamenti prospettico-architettonici di oggetti fra cui, spesso, quadri che alla lor volta rappresentano paesaggi (1914-1918). Verso il 1919 riprende con maggior impegno la figura umana, studiando i cinquecentisti, bandendo con scritti il ritorno al mestiere, cioè al mestiere degli antichi (Autoritratto con testa di statua; id. con ritratto della madre); fa ricerche tecniche e si dà a dipingere a tempera (1921), con intonazioni chiare, ritratti, paesaggi romani con figure, nature morte con sfondo di paesaggio, non senza influenze di pittura ellenistica e, nuovamente, di Böcklin. Nel 1926 si stabilisce a Parigi, dove riprende motivi giovanili, dipinge gruppi di cavalli, di mobili all'aperto, semi-interni in vedute di paese, con grande produzione: in uno stile rapido e abbreviato, spesso con grande felicità. G. de Ch. ha scritto d'arte, a più riprese, esprimendo i motivi fondamentali della sua arte e cogliendo con acutezza lati interessanti di grandi maestri (Raffaello, Poussin, Courbet). Ha pubblicato nel 1930 il romanzo Hebdomeros (Parigi 1930), sviluppo letterario adeguatissimo del suo mondo fantastico. Siritti di G. de Ch., in Valori plastici, Roma 1918-1921; Convegno, 1920; Rivista di Firenze, 1924-1925; G. Courbet, Roma, 1924, Piccolo trattato di tecnica pittorica, Milano 1928.

Bibl.: B. Ternovetz, G. de Ch., Milano 1928 (con bibl.); W. George, G. de Ch., Parigi 1928; Sélection, 1929, fasc. 8°, ecc.

Vedi anche
Valori plastici Movimento artistico, al quale aderirono tra gli altri C. Carrà, G. Morandi, G. De Chirico, A. Savinio, A. Soffici, sostenuto dall’omonima rivista fondata a Roma da M. Broglio (1918-21). Mentre il movimento ebbe un ruolo antimodernista, in un richiamo all’ordine e alla tradizione, la rivista, densa di ... Filippo De Pìsis Pittore e scrittore italiano (Ferrara 1896 - Milano 1956), una delle figure più interessanti della pittura italiana contemporanea e nello stesso tempo fra le più difficili a definirsi, perché interamente al di fuori degli schemi correnti. Dipinse soprattutto paesaggi, nature morte, interni, ritratti. ... pittura metafisica pittura metafìsica Tendenza artistica sviluppatasi in Italia dopo il futurismo e in opposizione a esso. Ne fu iniziatore, verso il 1913, G. De Chirico che fu anche il teorico della nuova tendenza, cui aderirono per qualche tempo C. Carrà, G. Morandi e F. De Pisis. La giustificazione teorica della pittura ... René Magritte Pittore belga (Lessins 1898 - Bruxelles 1967). Dopo brevi esperienze futuriste e cubiste, nel 1925 si unì al gruppo surrealista. A Parigi, dove rimase fino al 1930, fu amico di P. Éluard. I primi quadri surrealisti di M. ricercano un effetto sconcertante con un gioco di scambî, opposizioni, combinazioni ...
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  • VALORI PLASTICI
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    Pittore (Volos, Grecia, 1888 - Roma 1978), fu uno degli iniziatori e uno dei principali esponenti della corrente artistica della pittura metafisica. Vita e opere Figlio di un ingegnere ferroviario, visse dapprima ad Atene, dove studiò al locale politecnico, poi, nel 1905, si trasferì con la madre e ...
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    Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 33 (1987)
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Vocabolario
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
de auditu
de auditu locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).
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