Fua, Giorgio
Fuà, Giorgio Economista (Ancona 1919 - ivi 2000). Si è occupato di teoria della crescita e programmazione economica ed è considerato il teorico del cosiddetto ‘modello adriatico’ dello sviluppo economico italiano, basato sulle medie e piccole imprese con forte innovazione e proiezione internazionale. Nel 1939, espulso dalla Scuola Normale Superiore di Pisa a causa delle leggi razziali, riparò a Losanna, dove continuò i suoi studi. Nel 1941 conseguì anche la laurea in scienze politiche presso l’Università di Pisa. Lo stesso anno divenne assistente economico di A. Olivetti nell’impresa omonima (fino al 1943). Nel decennio successivo lavorò presso la Commissione economica europea dell’ONU, diretta da G. Myrdal (1950-54), e all’ENI come consigliere economico di E. Mattei (1954-62). Nel 1960 vinse il concorso a cattedra di politica economica presso l’Università di Ancona, dove rimase fino al pensionamento. Fu membro della Commissione nazionale per la programmazione economica (1962-75). Nel 1967 fondò l’ISTAO (Istituto Adriano Olivetti di studi per la gestione delle economie e delle aziende), uno dei primi istituti di formazione postlaurea in Italia. Tra le sue opere: Lo Stato e il risparmio privato (1961); Idee per la programmazione economica (1963, con P. Sylos Labini).