RETICO, Giorgio Gioachino
Astronomo, nato il 16 febbraio 1514 a Feldkirch nel Vorarlberg, morto il 5 dicembre 1576 a Kassa (Košice, Slovacchia). Studiò alle università di Zurigo e di Wittemberg, dove (Pasqua 1532) s'immatricolò sotto il nome di "de Porris". Questo e l'avere a più riprese dimorato con i parenti in Italia può lasciar supporre che la sua famiglia fosse di origine italiana, quantunque, in Germania, esso sia stato chiamato anche "von Lauchen".
Vissuto tra il 1539 e il 1541 a Frauenburg accanto a Copernico, fu il primo e più caldo seguace del grande astronomo, del quale curò l'opera famosa De revolutionibus orbium coelestium, pubblicandone un sunto critico sotto il titolo di Narratio Prima (Danzica), due anni prima che le resistenze degli oppositori alla stampa del volume fossero da lui rimosse. Gli storici della scienza riportano da P. Gassendi la commovente descrizione dell'atto di Retico che sul letto del maestro morente depone la prima copia del monumentale lavoro, con cui nel 1543 s'iniziava la riforma dell'astronomia teoretica. Le prime effemeridi dei moti celesti secondo la dottrina eliocentrica sono pure dovute al fedele discepolo (1550). A sua volta, un allievo di Retico, V. Otho, condusse a termine dopo la morte di lui le tavole trigonometriche di dieci in dieci secondi, che uscirono a Heidelberg nel 1596 sotto il titolo di Opus Palatinum de triangulis.