Figlio (Londra 1762 - Windsor 1830) di Giorgio III. Indolente e sregolato, contribuì al declino dell'autorità morale della Corona. Il suo matrimonio segreto con Mrs. Fitzherbert, infrazione al "royal marriage act" del 1772, gli procurò l'ostilità del governo. Durante la malattia del padre prese parte attiva agli affari di stato, ma solo nel 1811 per il "regency bill" ritardato da W. Pitt nell'interesse del padre, poté assumere la reggenza. Salì al trono nel 1820. Aveva sposato Carolina di Brunswick nel 1795, ma si separò da lei dopo la nascita della figlia Carlotta (1796), divorziando appena asceso al trono e intentando contro di essa un processo per adulterio. Fu contrario a G. Canning sul problema delle repubbliche ispano-americane; sotto le pressioni del duca di Wellington, acconsentì alla emancipazione dei cattolici.