Siebzehner-Vivanti, Giorgio (1895-1952)
, Pur assorbito da attività economiche, riuscì a trovare il tempo per dedicarsi a D., il cui studio gli fu di conforto negli anni delle persecuzioni razziali.
Negli ultimi anni di vita si dedicò alla stesura del Dizionario della D.C. (Firenze 1952, a c. di M. Messina; II ediz., Milano 1965), desideroso di offrire a tutti coloro che alla Commedia per la prima volta si accostano lo strumento per una sua più puntuale conoscenza.
Non un lavoro scientifico era il suo proponimento, ma un'opera a carattere divulgativo, tendente a dare quel tanto di conoscenze di lingua, storia, filosofia, ecc., necessarie a ciascuno per intendere da sé la voce del poema. La morte gl'impedì di dare al dizionario la dovuta compiutezza. Chi ebbe l'incarico di curarne la stampa integrò, ritoccò, rifece voci intere, quali quelle riguardanti i sistemi filosofici ai quali D. attinse, molte altre ne aggiunse ex novo.
Il Dizionario non si presenta come opera fatta da specialisti e a essi rivolta, anche se la sua utilità è stata riconosciuta quasi unanimemente dagli studiosi. Si diversifica dai commenti veri e propri in quanto, raggruppando insieme i vari significati che una espressione assume nella poesia dantesca, pone in evidenza la varietà delle forme e delle sfumature linguistiche, corrispondenti a un particolare, preciso sentire del poeta.