GIORGIO V re di Hannover
Nato a Berlino il 27 maggio 1819, morto a Parigi il 12 giugno 1878. Cieco dall'adolescenza in seguito all'errore di un chirurgo, fu però educato dal padre, il re Ernesto Augusto, in guisa da poter assumere l'esercizio del potere sovrano malgrado l'infermità che rimase a molti celata. Già nel 1843 egli era stato reggente in nome del padre per lunghi mesi assente; nel 1851 gli succedette sul trono e ben presto l'alto concetto che egli aveva del potere regale lo trascinò in un conflitto con la Dieta, inacerbitosi negli anni 1854-55, quando il re sospese l'applicazione della costituzione del 1848, che fu poi sostituita da una assai meno democratica. Accostatosi via via a Napoleone III, re G. osteggiò la politica prussiana, segnatamente nella vertenza derivata dalla successione ai ducati di Schleswig-Holstein e, scoppiata la guerra del 1866, si schierò risolutamente a fianco dell'Austria. Battuto dai Prussiani a Langensalza, perdette il regno, che fu annesso alla Prussia, e si ritirò a Hietzing, presso Vienna. Allorché nel 1867 il conflitto lussemburghese parve rendere inevitabile una guerra tra la Francia e la Prussia, G. organizzò una legione "guelfa"; l'anno seguente fu sul punto di concludere un trattato di cessione territoriale con relativa indennità da parte della Prussia, ma questa se ne ritrasse all'ultimo momento, poiché il re di Hannover intendeva riservare teoricamente i suoi diritti. Visse ancora dieci anni in esilio mantenendo le sue proteste e conservando un certo prestigio agli occhi dei suoi fedeli sostenitori (partito guelfo). Negli ultimi anni assunse di preferenza il titolo di duca di Cumberland che gli spettava come membro della casa reale d'Inghilterra.
Bibl.: O. Meding, Memoiren zur Zeitgeschichte, Lipsia 1881-84.