giorno
Sostantivo ad alta frequenza, che ricorre in tutte le opere volgari di D., sempre al singolare. Indica per lo più lo " spazio di tempo compreso fra l'alba e il tramonto ", spesso contrapposto a ‛ notte ': Vn III 2 era fermamente nona [ora] di quello giorno, cioè le tre pomeridiane; Cv III V 15 [quando] 'l giorno è de la mezza notte iguale, dura metà della notte, cioè nel solstizio d'inverno; If II 1 Lo giorno se n'andava; XXXI 10 Quiv'era men che notte e men che giorno, era cioè il crepuscolo; Pg VIII 6 il giorno... si more; XXII 118 le quattro ancelle [le prime quattro ore] eran del giorno / rimase a dietro; Pd XXI 35 al cominciar del giorno; e ancora: Vn IX 8, XXIX 1, Cv III V 17, IV XXIII 11 e 15, Pg VI 52, VII 43 e 69, IX 52, XXVII 5, XXX 22, Pd XX 3.
Spessissimo il sostantivo è usato in locuzioni di tempo (talvolta in unione con ‛ notte '): Vn V 3 lo mio secreto non era communicato lo giorno [" quel g. "] altrui per mia vista (e così XIV 3); lo giorno ch'i' fui preso (Rime L 58; e cfr. LXVII 57, Fiore XCVI 4); lo giorno dinanzi (Vn III 4); quel giorno (IX 7, If V 138); In quello giorno nel quale... (Vn XXXIV 1). Nel senso di " una volta ": If V 127 Noi leggiavamo un giorno (e così Vn V 1, XXVII 1, Rime dubbie XVI 8), mentre in Fiore LXXXV 6 non poss'io già star un giorno in vita si ha un complemento di tempo continuato. Al giorno (Fiore LXXVIII 9) vale " nel g. stabilito ". Cfr. ancora Pd XXX 28, Vn XXIII 2, e, in unione con ‛ notte ', Pd XIII 8, Detto 227, Fiore LI 8, CXVIII 11, CLXIV 14, CLXXXIII 13, CCXXIX 1, If XXXIII 53, Fiore XXXII 9. Si rilevino, infine, le espressioni di giorno in giorno (Pg XXIV 80, Pd XVIII 59), ciascun giorno (" sempre più ", in Fiore XLVII 13; " sempre " ovvero " ogni giorno ", " una volta al giorno ", in Pd XXXI 32) e il francesismo tutto giorno (Pg XXVII 105, Rime dubbie XXX 19), cioè " sempre ", " continuamente ".
Il termine è usato anche nel senso di " luce del g. ", cioè solare: Rime CI 1 Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra / son giunto, cioè all'inverno, quando la luce dura poco; Pg II 55 Da tutte parti saettava il giorno / lo sol; XXVIII 3 la divina foresta spessa e viva, / ch'a li occhi temperava il novo giorno, cioè attenuava " la luce del nuovo g. "; Pd I 61 e di sùbito parve giorno a giorno / essere aggiunto, come quei che puote / avesse il ciel d'un altro sole addorno.
In Rime C 56 al bel giorno significa " nella bella stagione, in primavera " (Barbi-Pernicone). V. anche DÌ.