PERTILE, Giovambattista (Giambattista, Giovanni Battista). – Nacque ad Asiago, in provincia di Vicenza, il 1 gennaio 1811, da Cristian e Antonia Sartori. Terminati gli studi elementari nella città natale, passò al seminario vescovile di Padova per gli studi ginnasiali, conseguendo nel 1834 la laurea in teologia presso l’università patavina e, l’anno successivo, il dottorato in filosofia e storia. Nel 1833, anno in cui venne ordinato sacerdote, aveva ricevuto l’incarico di docenza al ginnasio che lo aveva già visto studente. Nel 1837 venne ammesso all’istituto superiore di perfezionamento teologico di Vienna, due anni dopo fu chiamato come prefetto e professore di lingua e letteratura italiana presso l’accademia delle lingue orientali; sempre a Vienna, nel 1841, fu poi nominato professore di letteratura italiana e cappellano della regia guardia nobile lombardo-veneta, ove prestò servizio per un anno. Rientrato in Italia, ottenne nel 1842 la cattedra di diritto ecclesiastico a Pavia, dove l’anno successivo conseguì anche il titolo di dottore in utroque iure. Nel 1858 proseguì l’ordinariato di diritto ecclesiastico nell’ateneo di Padova dove, nel 1873, ottenne la cattedra di diritto internazionale, continuando come libero docente l’insegnamento della materia ecclesiastica. Agli anni dell’insegnamento patavino risale la pubblicazione della sua opera maggiore, i tre volumi del Corso elementare di giurisprudenza ecclesiastica avuto speciale riguardo al diritto vegliante nell’impero austriaco (Padova 1861-1862). L’opera, che traeva origine dai mutamenti intervenuti a seguito del concordato del 1855 tra Impero asburgico e Chiesa cattolica, è strutturata in base a un’esplicita esigenza didattica e ispirata da quell’ideale di conciliazione fra ordinamenti canonico e civile che, pur nell’evidente primato della legge naturale di origine divina alla quale, in ultima analisi, avrebbe comunque dovuto conformarsi l’umana legislazione, ispirò gli studiosi intenti a riflettere sui possibili modelli di integrazione fra le due sfere normative. In seguito, l’annessione nel 1866 del Veneto all’Italia, la presa di Roma nel 1870 e l’esplodere della questione romana – in breve, il mutamento radicale delle condizioni politiche in senso contrario a tale prospettiva – indussero Pertile ad abbandonare l’insegnamento ecclesiastico per dedicarsi al diritto internazionale. Frutto di questo nuovo percorso furono i due volumi degli Elementi di diritto internazionale moderno per servire alla scuola (Padova 1877-1878)
Esponente di quella scuola italiana di diritto internazionale inaugurata da Pasquale Stanislao Mancini con la celebre prolusione torinese del 1851 sul principio di nazionalità, e che avrebbe segnato il percorso scientifico della materia internazionalistica nel nostro Paese sino ai mutamenti teorici d'inizio Novecento, Pertile fu dunque uno dei fautori di quello stesso principio di nazionalità, inteso come elemento fondante la legittimità dello Stato, e, dunque, anche della sua legittimità in quanto soggetto giuridico all’interno del sistema delle relazioni internazionali. L’opera internazionalistica di Pertile, al di là dell’esposizione di principi comuni nella dottrina italiana di metà Ottocento, risponde per il resto ai caratteri del diffuso genere letterario del trattato sui rapporti giuridici di tipo consolare o afferenti alla branca del diritto del mare. In entrambe le città che lo videro docente, Pertile assurse alle maggiori cariche nel governo degli atenei: a Pavia fu rettore negli anni dei moti del 1848, a Padova dal biennio 1865-66; sempre a Padova, a partire dal 1867, fu direttore dello studio giuridico-politico e di quello teologico, decano e infine preside della facoltà di giurisprudenza. Lasciò l’insegnamento nel 1880, poco prima della morte avvenuta ad Asiago il 18 marzo 1884.
Opere: Oltre alle opere citate, Pertile fu autore di due discorsi commemorativi, la Laudatio funebris illustrissimi Praesulis Josephi Pletz, Vienna 1839, e l’elogio funebre pronunciato a Pavia per il collega civilista Ignazio Beretta e stampato con il titolo di Parole dette alla bara del Dr. Ignazio Beretta, cavaliere dell’ordine della Corona Ferrea di III classe ecc. dall’ab. Gio. Battista Pertile professore di Diritto ecclesiastico e Rettore Magnifico della stessa Università, Pavia 1847; divulgò inoltre, solo in forma di litografia, una Introduzione enciclopedica allo studio delle scienze giuridico-politiche ad uso della sua scuola, Padova 1867.
Fonti e Bibl.: Risulta conservato presso il comune di Asiago, su donazione degli eredi, un sostanzioso numero di scritti inediti.
A. De Gubernatis, voce Pertile (abate Giambattista), in Dizionario biografico degli scrittori contemporanei, ornato di oltre 300 ritratti, Firenze 1879, pp. 806-807; G. Tolomei, Commemorazione dell’abate Gio. Batt. Pertile letta l’11 maggio 1884 nell’Aula Magna della Regia Università di Padova, Padova 1884; Il Prof. G.B. Pertile, in Il Patriota. Giornale della città e provincia di Pavia, ufficiale per gli atti provinciali e per quelli del Comune, 22 marzo 1884; Cenni sulla vita del Professore Ab. Gio. Batt. Pertile, in Annuario della Regia Università degli Studi di Padova per l’anno scolastico 1884/85, Padova 1885, pp. 234-237; A. Pertile, Commemorazione del commendatore prof. Abate Giambattista Pertile letta nella grand’Aula comunale di Asiago il 25 agosto 1889, Padova 1890; D. Anzilotti, Corso di diritto internazionale. Lezioni tenute nell’Università di Roma nell’anno scolastico 1922-23, Roma 1923, p. 14; E.L. Catellani, Les maȋtres de l’école italienne du droit international au XIX siècle, in Recueil des Cours de l’Acadèmie de droit international, VI (1933), pp. 726-728; L. Musselli, Da Tamburini a Foscolo: la Facoltà legale pavese tra didattica giuridica e suggestioni di cultura globale, in Annali di storia pavese, XX (1991), pp. 99; G. Zordan, Giambattista Pertile (1811-1884), in Storia dell’altipiano dei sette comuni, II. Economia e cultura, Vicenza 1996, pp. 199-222; A. Andreoni-P. Demuru, La Facoltà politico legale dell’Università di Pavia nella Restaurazione (1815-1848). Docenti e studenti, Bologna 1999, pp. 104-107; L. Musselli, La Facoltà di Giurisprudenza nell’Ottocento, in Storia di Pavia, V. L’età moderna e contemporanea, Pavia 2000, p. 459; C. Valsecchi, Ortodossia religiosa e fedeltà allo Stato nell’insegnamento di Giovanni Battista Pertile: il diritto matrimoniale, in Formare il giurista. Esperienze nell’area lombarda tra Sette e Ottocento, a cura di M.G. di Renzo Villata, Milano 2004, pp. 403-458.