ABRETTO (Abret, Albret, Alberetto, Alberto e Bret), Giovan Battista
Pittore, di origine fiamminga. Nacque presumibilmente tra il 1635 e il 1643 (la seconda data è forse più probabile). Nel 1673 lo vediamo stabilito - da qualche tempo, parrebbe - a Torino, e attivo al servizio del duca di Savoia. Tra il 1673 e il 1674 si trovano nei registri del Controllo e della Tesoreria generale vari pagamenti per numerosi quadri acquistati dal duca ed eseguiti taluni dal solo A., altri con la collaborazione di Carlo Lanfranchi. Probabilmente quest'ultimo dipingeva le figure, mentre l'A. i paesaggi. Si tratta di pitture con figurine, paesaggi, città e con "favole". Nel 1677, l'A. è priore dell'Accademia di S. Luca di Torino. Tra il 1678 e il 1680 si trovano pagamenti della Tesoreria dei principi di Carignano per sopraporte e quadri, tutti paesaggi, fatti dall'A.; inoltre questi dipinge un paesaggio per sfondo d'un quadro di figura abbozzato dal pittore Charles-Claude Dauphin: il che fa pensare che l'A. prestasse abitualmente la sua collaborazione paesistica ai figuristi. Nel 1682 il duca di Savoia paga all'A. dei quadri di paesaggio, che devono essere inviati in Portogallo. Nell'agosto del 1705, facendosi il censimento di Torino, l'A. dichiara d'avere sessantadue anni; il 5dicembre dello stesso anno egli muore a Torino, e nell'atto di morte gli sono attribuiti circa settant'anni d'età. Opere dell'A. non sono identificabili con sicurezza; il Baudi di Vesme vide nel 1920 una piccola marina da lui dipinta, conservata nel castello di Moncalieri, ma già in pessime condizioni.
Fonti e Bibl.: Museo Civico di Torino: A. Baudi di Vesme, Schede,mss., sub voce;G.Vernazza, Notizie patrie spettanti alle arti del disegno,in Biblioteca oltremontana,Torino 1792, II, p. 275; P. Zani, Enciclopedia metodica critico-ragionata delle Belle Arti,II, Parma 1819, p. 26.