AFFAITATI, Giovan Battista
Terzogenito di Tommaso, decurione dei mercanti di Cremona, e di Petra Matcastra (o Lucrezia Perspica, com'è indicata dal Denucé), nacque a Cremona nei primi anni del 1500. Diresse col fratello primogenito Giovan Pietro la "firma"della compagnia a Venezia, quindi la filiale di Valladolid, sino al 1548, sempre con Giovan Pietro (morto nel 1549). Partecipò inoltre con la maggioranza delle azioni (27 su 47) alla compagnia di Siviglia, nella quale gli Affaitati svolgevano, oltre al commercio della canna da zucchero e delle spezie, quello delle perle e delle pietre preziose (cfr. Carande, p. 209). Con l'elevazione del fratello Giovan Carlo al rango nobiliare (1545), assunse la direzione della compagnia in Portogallo e nelle Fiandre. Alla morte di Giovan Carlo fu, insieme con l'altro fratello Luigi, curatore dei beni dell'estinto nell'interesse dei figli, ai quali consegnò le proprietà paterne di Spagna, dove aveva prosperato la filiale di Medina del Campo, e delle Fiandre. Ma nel 1562 pose in liquidazione la compagnia e la ricostituì con la collaborazione del nipote Ippolito, diminuendo sensibilmente la compartecipazione dei figli di Giovan Carlo, che del resto mostrarono di non voler continuare l'attività paterna. Tuttavia la sistemazione non fu senza contrasti giudiziari tra gli eredi.
Morì senza discendenti nel 1576, ponendo fine alla "firma" degli Affaitati in Anversa.
Bibl.: L. van der Essen, Contrib. à l'histoire du port d'Anvers et du commerce d'exportation des Pays Bas vers l'Espagne et le Portugal à l'époque de Charles V, in Bullettin de l'A cad. Royale d'archéologie de Belgique (1920), fasc. 3, p. 62; R. Ehrenberg, Das Zeitalter der Fugger, I, Jena 1922, pp. 283, 321 ss., 399; J. Denucé, Inventaire des Affaitadi, Anvers-Paris 1934, pp. 11, 13, 24, 26, 33, 38-39, 57, 63, 73-77 e passim; R. Carande, Carlos V y sus banqueros. La Hacienda Real de Castilla, Madrid 1949, pp. 209, 462-463.