ALIPRANDI (Alliprandi, Alibrandi, Allebrandi, Alibrandini), Giovan Battista
Architetto e costruttore, nato secondo alcuni a Laino in Val d'Intelvi (Como) intorno al 1665, secondo J. B. Dlabač (Künstler-Lexikon für Böhmen, Prag 1815) a Verona. Lavorò come apprendista costruttore a Vienna sotto Francesco Martinelli e in seguito lavorò sempre in Boemia. Nel 1696 fu assunto come costruttore dal conte Herman Jakub Černín e progettò varie costruzioni in provincia, tra cui la chiesa di Santa Barbara a Jindřichův Hradec. Tra i lavori da lui compiuti a Praga è da ricordare la partecipazione ai lavori al palazzo Černín sul Hradčaný (1697-1702). La sua attività maggiore si svolse però in provincia: nel 1699 costruì la Cappella di Loreto a Kosmonosy, dove progettò anche la parte superiore del portale del collegio dell'Ordine dei piaristi; nello stesso anno costruì il castello di Liblice presso Melník; nel 1705 progettò la chiesa e il collegio dei piaristi a Benešov; dal 1709 al 1719 lavorò per il conte František Václav di Trautmannsdorf a Litomyšl e a Drnholec in Moravia. A Praga si occupò di fortificazioni e diede il disegno (1715) per la "Colonna della peste". Il nome dell'A. è ricordato, nelle vecchie storie dell'architettura in Boemia al principio del sec. XVIII, come quello di uno dei più attivi costruttori, sebbene non si possa dire di lui che avesse una propria maniera. Morì il 13 marzo 1720 a Litomyšl (Moravia).
Bibl.: P. Toman, Nový Slovník československých výtvarnýh umělců, fasc. I, Praga s. d.; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler, I, p. 291 (con ulteriore bibl.); Encicl. It., II, p. 517.