ALIPRANDI, Giovan Battista
Architetto civile e militare, fiorito tra la fine del sec. XVII e l'inizio del XVIII, e nativo forse di Verona, lavorò solo in Boemia, dove morì prima del 1721. A Praga fu soprastante alle fortificazioni della città. Quivi nel 1715 dava il disegno per la "Colonna della peste", e forse partecipava, negli anni seguenti, alla costruzione del grandioso castello di Kukus. Non esistono dati sicuri che permettano di identificarlo con l'architetto Aliprandi che fu al servizio dei conti Czernin, per i quali eresse, fra il 1703 e 1709, il castello di Kosmonosy, e che sotto i loro auspici compì anche varî lavori per i Piaristi dello stesso luogo: nel 1699 faceva i disegni per il portale del loro ginnasio e per il pulpito della chiesa della S. Croce, e circa nel 1700, costruiva nella stessa chiesa la cappella di Loreto; finalmente, nel 1714, erigeva a Litomyšl la grande chiesa, sempre per il collegio dei Piaristi. La misconosciuta e pur studiata attività dell'A. non permette ancora un giudizio definitivo circa le sue opere: alcune delle quali, ad es. il Castello di Liblitz che gli è attribuito ed è ritenuto il suo capolavoro, restano, in ogni modo, fra le più piacevoli ed eleganti testimonianze dell'arte italiana fiorita nella Boemia di quel tempo.
Bibl.: O. Pollak, in Thieme-Becker, Künstler-Lex. I, Lipsia 1907.