ALMICI, Giovan Battista
Nacque a Coccaglio (Brescia) il 17 genn. 1717 da Ottavio e da Silvia Veneziani e fu fratello di Pietro Camillo. Addottoratosi in legge a Padova, fu nel 1751 vicario del podestà di Crema, conte Silvio Martinengo, quindi del podestà di Val Camonica. Nel 1758 e negli anni successivi intraprese, con intenti culturali, una serie di viaggi per l'Italia.
Mosso dai suoi interessi filosofici e giuridici, egli esplicò, più sensibile del fratello Pietro Camillo alle correnti di pensiero razionalistiche e illuministiche, una interessante pur se moderata opera di mediazione tra queste e la cultura cattolica, con la correzione e la rielaborazione, secondo i principi cattolici, de Il diritto della Natura e delle Genti del Pufendorf, Venezia 1757-59, e con alcune traduzioni, inedite, da Grozio e Montesquieu. Diversamente, le sue polemiche Osservazioni sopra il libro del sig. Elvezio, intitolato lo Spirito, Brescia 1766, si esprimono attraverso l'accoglimento di motivi dell'empirismo lockiano. Nel 1760, richiesto dal conte Zaccaria Seriman di un parere sulla controversia tra F.M. Zanotti e il domenicano C. I. Ansaldi, provocata dalla tesi del Maupertuis circa l'eccedenza naturale del dolore sul piacere, aveva preso posizione, con equilibrio, a favore del primo, che negava le premesse del calcolo maupertuisiano.
Riflettono lo stesso impegno di eclettismo e di contemperanza di temi, caratteristici dell'illuminismo cattolico settecentesco, altri scritti dell'A.: il Saggio sopra la Ragione umana o sia la Natural legge, in A. Calogerà, Raccolta d'opuscoli scientifici e filologici, XLIV, Venezia 1750; Della conoscenza di se stesso, in A. Calogerà, Nuova raccolta d'opuscoli scientifici e filologici, XV, Venezia 1767; e Institutiones iuris naturae et gentium secundum cotholica principia, Brixiae 1768.
Dell'A, va ricordato, oltre gli inediti conservati nella Biblioteca dell'Ateneo di Brescia, l'Elogio storico del P. Camillo Almici Prete dell'Oratorio di Brescia, in A. Calogerà, Nuova raccolta..., cit., XXXVIII, Venezia 1783.
Morì a Brescia il 14 luglio 1793.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I, 1,Brescia 1753, p. 513; G. A. Moschini, Della letteratura veneziana del sec. XVIII, IV, Venezia 1808, p. 32; V. Peroni, Biblioteca bresciana, I, Brescia 1816, p. 29; E. De Tipaldo, Biografia degli italiani illustri, I, Venezia 1834, pp. 476-479; O. Melzi, Diz. di opere anonime e pseudonime..., I, Milano 1848, p. 353; M. Berengo, La società veneta alla fine del Settecento, Firenze 1956, p. 152.