AMICO, Giovan Battista
Nacque a Cosenza nel 1511 o 1512. Della sua vita sappiamo pochissimo. Studiò a Padova, dove, per sua dichiarazione, ebbe a maestri M. A. Genova, V. Maggi e F. Delfino. A Padova fu ucciso nel 1538,per invidia della sua dottrina, secondo l'anonimo che compose per lui l'epitafio.
Pubblicò un'operetta De motibus corporum coelestium iuxta principia peripatetica sine eccentricis et epicyclis,Venetiis 1536, riedita a Venezia nel 1537 e a Parigi nel 1549. Vi si propose di spiegare i moti degli astri senza rinunciare al principio delle sfere omocentriche e facendo a meno degli epicici, diversamente dalla teoria tolemaica. Già prima A. Achillini (nel Dubium tertium del l. I del De orbibus,del 1498) aveva studiato con gli stessi intenti il problema; contemporaneamente all'A. il Fracastoro (negli Homocentrica,pubblicati nel 1538 ma cominciati, secondo l'autore, nel 1535) riproponeva anch'egli la teoria omocentrica aristotelica.
L'A. considerò due ordini di obbiezioni che erano state mosse al sistema brevemente esposto da Aristotele: da una parte le combinazioni di movimenti circolari che egli aveva supposto non spiegavano tutte le particolarità del percorso degli astri, dall'altra la variazione dei diametri apparenti della Luna e del Sole escludeva che essi si trovassero sempre ad ugual distanza dalla Terra. L'A. aumentò quindi considerevolmente il numero delle sfere deferenti (e delle relative reagenti) attribuite a ciascun pianeta. La variazione, poi, dei diametri apparenti del Sole e della Luna, se pur la sua rilevazione non fosse dovuta a difetto degli strumenti, era spiegata dall'A, con cause geometriche.
Bibl.: G. Barrio, De Antiquitate et Situ Calabriae,Romae 1571, p. 118; G. B. Riccioli, Almagestum novum,I, 2, Bononiae 1651, p. 286 e passim; S.Spiriti, Memorie degli scrittori cosen tini,Napoli 1750, pp. 33-35;F. Boquet, Nistoire de l'Astronomie,Paris 1925, p. 249; L. Thorndike, A History of magic and experimental Science,V, New York 1951, p. 489; V. G. Galati, Gli scrittori delle Calabnie,I, Firenze 1928, pp. 134-136; P. Riccardi, Biblioteca matematica italiana,Milano 1952, I, col. 30; Correzioni ed aggiunte,s. 2, col. 85; s. 7, coll. 5s.