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CRISPO, Giovan Battista

di Angelo Romano - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 30 (1984)
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CRISPO, Giovan Battista

Angelo Romano

Nacque a Gallipoli (Lecce) verso la metà del sec. XVI da Signorello, ricco mercante napoletano, e Giulia Soffiano gallipolitana.

Non si conosce con certezza l'anno, della nascita, nonostante i suoi più autorevoli biografi, dal De Angelis al Catalano, concordino nell'indicare il 1550. In realtà, per quell'anno e per quelli immediatamente precedenti o seguenti, nel Registro dei battezzati della parrocchia di S. Agata (1545-1552) di Gallipoli non vi è alcun riferimento ai natali del Crispo.

Educato agli studi filosofici da due umanisti del luogo, Tommaso Giannuzzi e Francesco Mazzucci, il C., verso il 1571, abbandona la modesta Gallipoli per trasferirsi nella colta e prospera Napoli. Qui prosegue gli studi sotto la guida di Francesco Storella e Giovanni Bernardino Longo, approfondisce la dottrina di Aristotele, studia matematica e cosmografia, poi medicina e anatomia presso Antonio Pisano, affina le capacità oratorie in lunghe dispute pubbliche con i neoplatonici. Trascorre anni di intenso studio che coincidono con la piena maturazione intellettuale.

Diviene amico di Giovan Battista Caracciolo, Alfonso Rota, Antonio e Bernardo Cardines successivamente, per sopravvenute difficoltà economiche, è lettore presso i padri olivetani e precettore in casa di Angelo Di Costanzo e Flaminio Caracciolo.

Particolarmente importante si rivela l'incontro col Di Costanzo, poeta e scrittore oramai affermato, che alimenta nel C. l'amore per la poesia. Le prime esercitazioni poetiche risalgono, infatti, al 1576 con una corona di otto sonetti apparsi a Napoli nella miscellanea In funere Sigismundi Augusti regis Poloniae, per Giuseppe Cacchi, stampatore, cc. 89r-91v seguite, nel 1585, dal sonetto compreso nelle Rime et versi in lode della Illustrissima et Eccellentissima S. D. Giovanna Castriota Carrafa (sempre per il Cacchi, ma in Vico Equense), p. 83.

Intanto, verso il 1591, si reca a Roma in compagnia del discepolo Alessandro di Sangro, dove, salvo sporadiche assenze, soggiornerà fino alla morte.

È inoltrato negli ambienti colti ed ecclesiastici, e stringe amicizia con i cardinali Francesco Toledo, Federico Borromeo, Odoardo Farnese, l'annalista Cesare Baronio, il gesuita Roberto Bellarmino, il teologo Bartolomé de Carranza. Nello stesso anno pubblica La pianta della città di Gallipoli, dedicata a Flaminio Caracciolo e, presso Vincenzo Accolti, il De medici laudibus oratio. Nel 1593 dà alle stampe, dapprima per Francesco Coattino e poi per Luigi Zanetti, la Vita di Giacopo Sannazaro, succinto ma documentatissimo studio sulla vita e sulle opere del poeta napoletano contemporaneamente cura l'edizione, avvenuta a Napoli per Giovanni Tomaso Todino, delle Rime del Sig. Ascanio, Pignatello. Al 1594 risalgono, invece, Due orationi della presente guerra contra' turchi dell'anno 1594, e la prima parte, concernente la filosofia di Platone, del De ethnicis philosophis caute legendis disputationum (entrambe per i tipi dello Zanetti), erudito compendio, dedicato a Odoardo Farnese, per leggere con cautela le dottrine dei filosofi pagani.

Assai incerta è la data della morte. Alcuni autori, come il Ravenna (p. 528), sostengono che il C. sia deceduto di febbre maligna nel 1595 altri, invece, come Michele Tafuri curatore della biografia del Catalano, tra il 1596 e il 1598. "Io la crederci avvenuta - afferma il Tafuri - non prima del 1596 né dopo il 1598 ricavandolo dalle stesse parole del Catalano, ove dice che il Crispo fu conosciuto dal cardinal Baronio, assunto a tal grado nel 1596 ed ancor conosciuto dal padre Bellarmino ora cardinale. Dunque, quando fu fatto cardinale nel 1598 [ma 1599] il Bellarmino, era già morto il Crispo" (Catalano, p. 100).

Spirito eclettico, nonché formidabile erudito, il C. dimostrò una profonda conoscenza di quasi tutte le discipline coltivate nel suo tempo, affiancando a doti non comuni di ricercatore, dovizioso e infaticabile straordinarie capacità di sintesi, che lo condussero spesso a importanti risultati. Poeta virtuoso e versatile nelle Rime, cartografo nella Pianta della sua città, fu biografo informatissimo nella Vita del Sannazaro, perito filologo nell'edizione delle Rime del Pignatelli, oratore facondo nel De medici laudibus e nelle Due orationi, inflessibile censore del platonismo nel De ethnicis philosophis.

Tra le opere sono ancora da ricordare un'orazione latina ad Annibale Balsamo del dicembre 1571, conservata apografa nel manoscritto D 2 della Bibl. arcivescovile "A. De Leo" di Brindisi. Secondo il De Angelis (II, p. 56), infine, il C. lasciò manoscritti la seconda e terza parte del De ethnicis philosophis, Dissertazioni, Discorsi, Poesie varie, e le Animadversione in animarium platonicum Marsilii Ficini, delle quali, tuttavia, si è persa ogni traccia.

Fonti e Bibl.: I. A. Marta, Propugnaculum Aristotelis adversus principia Bernardini Telesii, Romae 1587, pp. 75, 125 S. Mazzella, Sito etantichità della città di Pozzuolo e del suo amatissimodistretto, Napoli 1595, p. 243 Id., Descrittionedel Regno di Napoli, Napoli 1601, p. 243 A. Possevino, Bibliotheca selecta, II, Venetiis 1603, pp. 33-38 Id., Apparatus sacri..., II, Venetiis 1606, pp. 117 s. S. Ammirato, Opuscoli, II, Firenze 1637, p. 498 N. Toppi, Biblioteca napoletana, Napoli 1678, pp. 132, 345 L. Nicodemo, Addizioni copiose alla Biblioteca napoletana, Napoli 1683, p. 28 D. De Angelis, Le vite de' letter. salentini, II, Napoli 1713, pp. 43-56 F. Ughelli-N. Coleti, Italia sacra, IX, Venetiis 1721, coll. 98 s. F. M. Mersenne, Observationes et emendat. ad FrancisciGeorgi Veneti problemata, Paris 1723, coll. 430-434 J. G. Schelhorn, Amoenitates historiae eccles. et litterariae, V, Francofurti et Lipsiae 1726, p. 264 J. P. Niceron, Mémoires pour servir àl'histoire des hommes illustres, XXVII, Paris 1734, pp. 269-271 L. Moréri, Le grand Dictionnairehistorique, III, Amsterdam 1740, p. 704 F. S. Quadrio, Della storia e della ragione d'ogni poesia, II, 1, Milano 1741, p. 676 II, 2, ibid. 1742, p. 48 A. F. Deslandes, Histoire critique de la philosophie, II, Amsterdam. 1756, p. 293 B. Chioccarello, Deillustribus scriptoribus qui in civitate et RegnoNeapolis ab orbe condito ad annum usque MDCXXXXVI floruerunt, Neapoli 1780, pp. 306-309 Brindisi, Bibl. arcivesc. "A. De Leo", ms. D 5: G. Lezzi, Memorie de' letterati salentini (1788), pp. 341-348 Nuovo dizion. istor., VIII, Napoli 1791, pp. 195 s. S. Catalano, Vita di G. B. C., in Io. Baptistae Pollidori frentani et StephaniCatalani gallipolitani opuscola nonnulla, Neapoli 1793, pp. 79-100 I. A. Fabricius, BibliothecaGraeca, III, Hamburgi 1793, pp. 148,151 L. Giustiniani, Diz. geografico-ragionato del Regnodi Napoli, V, Napoli 1802, p. 39 G. De Tomasi, G. B. C. salentino, in Biografia degli uomini ill. del Regno di Napoli, II, Napoli 1814, pp. n.n. F. Colangelo, Vita di G. Sannazaro poeta e cavaliere napoletano, Napoli 1819, pp. XX, XXVI, 31, 94 n. 1, 96 n. 1, 111 B. Ravenna, Mem. istor. della città di Gallipoli, Napoli 1836, pp. 525-530 C. Minieri Riccio, Mem. stor. degli scrittori natinel Regno di Napoli, Napoli 1844, p. 113 G. B. Tafuri, Notizie intorno alla persona ed opere diAngelo di Costanzo, in Opere di Angelo, Stefano, Bartolomeo, Bonaventura, Gio. Bernardino e Tommaso Tafuri di Nardò, a cura di M. Tafuri, II, Napoli 1851, pp. 352 s. n. 17 G. Marciano, Descrizione, origine e successi della provincia d'Otranto, Napoli 1855, pp. 365 s. P. Maisen, Gallipoli e i suoi dintorni, Gallipoli 1870, p. 60 F. Fiorentino, Bernardino Telesio ossia Studi stor. sul'idea della natura nel Risorg. ital., II, Firenze 1874, p. 23 P. Marti, Origine e fortuna dellacoltura salentina, I, Lecce 1893, pp. 197 s. A. Foscarini, Saggio di un catal. bibliografico degliscrittori salentini, Lecce 1894, pp. IX, 80 s. E. Barba, Scrittori ed uomini insigni di Gallipoli (note bio-bibliografiche del sec. XIX), I, Gallipoli 1895, p. 49 E. Percopo, Per la giovinezza delSannazaro, in Miscell. di studi critici editi in on. di A. Graf, Bergamo 1903, p. 775 n. 1 C. Villani, Scrittori ed artisti pugliesi antichi, moderni e contemp., Trani 1904, pp. 304 s. J. Thomas, Dict. of biography and mythology, Philadelphia-London 1915, p. 742 E. Santini, L'eloquenzaital. dal concilio tridentino ai nostri giorni, II, Palermo 1928, pp. 33 E. Percopo, Vita di Jacobo Sannazaro, in Arch. stor. per le prov. napoletane, n. s., XVII (1931), pp. 103, 115, 138, 161, 169, 171, 175 L. Bianchi, Un gallipolino biografo diJacopo Sannazzaro, in Rinascenza salentina, n. s., X (1942), pp. 25-27 E. Garin, La filosofia, I, Milano 1947, p. 329 A. Altamura, J. Sannazaro, Napoli 1951, pp. 6, 29, 84 S. La Sorsa, Storiadi Puglia, IV, Bari 1955, p. 152 G. Franco, Lapianta di Gallipoli di G. B. C., in 18°Meridiano, 14 nov. 1965, p. 3 A. Fontò, La Bibl. comunale di Gallipoli, Gallipoli 1975, p. 9 L. Riccio, Descriz. istorica della città di Gallipoli, a cura di O. Cataldini, Cavallino di Lecce 1977, pp. 51-53 E. Bonea, Subregione culturale. Il Salento, Lecce 1978, p. 164. Un profilo della vita e delle opere del C. è previsto nel vol. terzo (Filosofi e trattatistisalentini del Rinascimento, a cura di G. Papuli) della Biblioteca salentina di cultura, diretta da M. Marti.

Vedi anche
letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per letteratura l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano ... filosofia Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento. 1. Definizioni La filosofia può definirsi come una forma di sapere che, pur nella grande ... Palermo Comune della Sicilia (158,9 km2 con 663.173 ab. nel 2008), capoluogo di provincia e di regione, situato sulla costa nord-occidentale dell’isola, all’interno dell’omonimo golfo; si estende nella breve pianura detta Conca d’Oro, dominata a N dal Monte Pellegrino. ● Il nucleo originario di Palermo sorse ... Napoli Comune della Campania (117,3 km2 con 973.132 ab. nel 2008, detti Napoletani; 3.100.000 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo di provincia e di regione. ● Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni storiche e rilevanza dell’apparato economico, ...
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